Lecce, progetto "Beat 10": una fotografia del fenomeno delle dipendenze da droghe e alcol fra i giovani
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DROGA E ALCOL, POVERI RAGAZZI
La fotografia del fenomeno delle "dipendenze" da droghe e alcol - largamente diffuso fra i più giovani - nei dieci comuni dell'Ambito
Territoriale di Lecce, messa nero su bianco. È questo il risultato raggiunto dall'équipe del progetto "Beat 10", che ha visto la
collaborazione di giovani operatori (i cosiddetti "peer"), sociologi, psicopedagogisti, psicologi, mediatori culturali e animatori sociali.
Il gruppo di lavoro ha viaggiato per le strade e nelle scuole di Lecce e dei comuni dell'hinterland, intrattenendo i giovani e aprendo con
loro un dialogo, ponendo domande e raccogliendo emozioni e sensazioni.
Durante gli incontri organizzati in un anno di lavoro - concerti, serate a tema, eventi sportivi e meeting - secondo la metodologia
dell'etica dell'ascolto, ai ragazzi contattati è stato distribuito un questionario anonimo. È dalle risposte che si ricava il quadro della
situazione, attraverso la lettura qualitativa dei dati che, snocciolati, fanno luce sul fenomeno delle dipendenze. Un'indagine partecipata ma
metodica, che offre un quadro su cui poter approntare la cultura della prevenzione. Il campione si compone di un 56,2% di maschi e di un
43,8% di femmine; sette soggetti, non hanno specificato il sesso. La prima domanda del questionario interrogava i ragazzi sul concetto di
dipendenza, visto secondo la propria esperienza. La parola in assoluto più usata - con una frequenza di 140 risposte - è il termine "droga",
seguita dalla frase "qualcosa di cui non puoi fare a meno". Tra le dipendenze più comuni troviamo la droga, l'alcol, il fumo, le sigarette,
il sesso, l'erba e, in misura minore, internet. Il 77,8% dei giovani intervistati ha visto assumere droghe leggere, come marijuana o hashish
(dato importante, che ne denota un uso diffuso), mentre il 20,2% ha visto qualcuno prendere cocaina, il 14,7% droghe sintetiche e il 7,3%
eroina. Per quanto riguarda l'utilizzo personale, non esiste un margine significativo tra la percentuale maschile e quella femminile: il
18,7% ne fa un - utilizzo frequente, il 26,6% ha fumato qualche volta e il 55,7% ha dichiarato di non averne mai fatto uso. Nel dettaglio,
l'eroina è risultata la droga meno diffusa, con il 98,2% dei giovani che hanno detto di non averla mai presa; l'1,5% l'ha provata e lo 0,3%,
invece, ne fa un uso frequente. Il 6,8% assume cocaina qualche volta e il 2% spesso. Il 3,1% ha provato le droghe sintetiche di rado, mentre scende all'1,5% la percentuale di chi ne fa frequentemente uso. L'alcol, secondo il mondo giovanile, è ciò che crea meno dipendenza (il 26,4% dei ragazzi ha riferito di essersi ubriacato "parecchie volte"), seguito dall'hashish e dalla marijuana. In testa alle sostanze "pericolose", secondo l'indagine, l'eroina, la cocaina, le droghe sintetiche e le sigarette. L'uso di droghe tipo Lsd, cocaina ed eroina riguarda ragazzi di giovanissima età: dai 15 ai 17 anni. In testa alla classifica delle sostanze abusate, gli alcolici leggeri e pesanti - tra quelle legali - e l'hashish e la marijuana, fra le vietate.
La ricerca evidenzia, comunque, come la percentuale degli assuntori di sostanze illegali sia ampiamente inferiore al 50%, mentre superi
abbondantemente questa soglia la somma di quanti fanno "qualche volta" e "spesso" uso di alcolici leggeri e pensanti. Dalla lettura dei dati,
ancora, si evince l'aumento del fenomeno di consumo e d'abuso di bevande alcoliche: il 64,9% ha bevuto birra e il 40,8% superalcolici.
Birra, vino e prosecco sono gli alcolici più in voga ed è bassa la percentuale (33,8%) di giovani che non hanno mai bevuto nella vita. In
molti considerano chi beve un ragazzo «come tutti gli altri», unitamente a chi crede che un bicchiere può «farti notare». Per la stragrande
maggioranza, però, chi usa droghe pesanti «ha dei problemi». Al quesito: "Secondo te, la canna è ormai diventata un passaggio naturale della vita di tutti i ragazzi, perché tutti fumano?", quasi tutti hanno dato risposta positiva e soltanto una minima parte ha contraddetto l'affermazione.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)