Lecce: su 350 salentini oltre 150 sniffano coca
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Tra le sostanze più "in voga" anche cannabis e popper. Sono stati presentati i risultati della ricerca qualitativa realizzata nell'ambito del progetto "Movimenti di strada" che ha visto protagonisti 359 ragazzi tra i 14 e i 29 anni.Droga e alcool per sfuggire dalla realtà quotidiana, per divertimento e per trasgredire. E' quanto emerge dalla ricerca qualitativa sui progetti di prevenzione delle tossicodipendenze attuata da Movimenti di Strada nell'ambito della prevenzione primaria delle tossicodipendenze del Piano di Zona di Maglie. Un percorso biennale che ha visto protagonisti oltre 11mila giovani salentini. Come ha chiarito Viviana Bello, responsabile Mds, il progetto ha visto protagoniste le associazioni L'Arcobaleno, Navera, Lila, Emmaus oltre all'Ufficio di Piano Associazione dei Comuni dell'Ambito Territoriale 2. I dodici comuni interessati al progetto sono stati Bagnolo del Salento, Cannole, Castrignano de' Greci, Corigliano d'Otranto, Cursi, Giurdignano, Maglie, Melpignano, Muro Leccese, Otranto, Palmariggi, Scorrano.Finalità della ricerca è stata quella di indagare il mondo giovanile e il benessere o il malessere che i giovani si trovano a vivere. Per tale ragione è stato stilato un questionario "Question on the road" somministrato a 349 giovani di età compresa tra i 15 e 29 anni, incontrati nei paesi e nelle piazze durante gli eventi di promozione socio-culturale programmati. La maggior parte degli intervistati hanno, dunque, dichiarato di avere difficoltà relazionali e di comunicazione con il mondo adulto. Oltre la metà dei ragazzi coinvolti nel progetto ha sperimentato l'uso di sostanze stupefacenti.La maggior parte di loro ha, inoltre, dichiarato di averne fatto uso per la prima volta intorno ai 14/15 anni e di averlo fatto in compagnia di amici. Dove? In luoghi "informali" quali parchi, ville, ma anche a scuola. Tra le sostanze che hanno attirato di più la loro curiosità sicuramente la cannabis, l'alcool ma anche il popper e la cocaina. È interessante notare come questa tendenza sembra essere in linea con lo studio delle tendenze musicali: tra i generi musicali preferiti dai giovani del campione si hanno in primis il reggae tendenzialmente associata all'uso di alcool e cannabis, ascoltato dalla metà degli intervistati, segue la house, la musica dei cantautori, il rock e l'hip hop. Prevale un uso occasionale delle stesse. Pur consapevoli che la droga rappresenta un elemento negativo da evitare, il 64% degli intervistati crede che esistano sostanze stupefacenti meno pericolose di altre. Se tra quelle più pericolose si riconosce l'eroina, la cannabis per il mondo giovanile non fa poi così male. Ed è quella che continua ad essere maggiormente usata dai giovani. A destare non poche preoccupazione, tuttavia, è la frequenza registrata dalla cocaina: più di un terzo del campione, infatti, ha dichiarato di fare uso di questa sostanza.Ma ciò che preoccupa di più è che i giovani non la ritengono pericolosa. A proposito di percezione della relazione tra uso di sostanze e comportamenti a rischio, l'83% degli intervistati sembra essere consapevole che l'uso di stupefacenti possa esporre al rischio di rapporti sessuali non protetti, risse, guida spericolata e via dicendo. Ai giovani è stato chiesto, inoltre, quale conoscenza ritengono di avere delle sostanze e dei rischi legati agli effetti. La conoscenza è risultata discreta ragion per cui è necessaria un'informazione chiara e diffusa che possa raggiungerli. E' emersa, inoltre, una scarsissima conoscenza dei servizi in materia di prevenzione e cura dei problemi legati alla droga.
Come ha sottolineato la stessa Bello, dai dati del progetto emerge la necessità di continuare a monitorare costantemente questi fenomeni puntando tutto sulla prevenzione soprattutto a scuola, nelle associazioni e nei centri aggregativi del territorio.