Lecco: l'alcol diffuso anche tra i banchi di scuola
Lecco: l'alcol diffuso anche tra i banchi di scuola
«Un bicchierino pure durante l'intervallo»
Accanto alle stragi del sabato sera, ai sempre più numerosi incidenti stradali che coinvolgono ragazzi sotto l'effetto di
alcol e sostanze stupefacenti, c'è anche l'abuso di alcol a scuola.
Inutile far finta di nulla o cercare di nascondere il fenomeno: si beve anche durante l'intervallo o prima di essere entrati
in classe.
L'errore è sottovalutare il problema, provando a minimizzarlo in qualche modo.
«Oggi va di moda bere la sambuca. L'alcol è un problema sociale, che tocca il mondo della scuola, visto che la maggior parte
di questi ragazzi frequentano le superiori, e che allo stesso tempo ha molteplici risvolti sul tessuto sociale» dice Alberto
Pelladoni presidente dell'Age Lecco, l'associazione de genitori delle scuole del lecchese.
Nonostante i divieti, il controllo serrato da parte delle forze dell'ordine, le tante iniziative di sensibilizzazione che si
fanno in classe. Nonostante la propaganda a tambur battente sugli effetti devastanti che l'alcol produce tanti giovani non si
preoccupano delle conseguenze.
Di incidenti per guida in stato di ebbrezza sono piene le pagine di tutti i giornali. L'ultimo episodio, in ordine di tempo,
è quello avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì all'altezza di Abbadia.
Quattro ragazzi di Mandello sono finiti fuori strada: il conducente dell'auto aveva bevuto troppo e ora due di loro sono
ricoverati in serie condizioni all'ospedale Manzoni
«Come genitore mi chiedo dove sono i genitori dei ragazzi che bevono - continua Pelladoni -. Senza entrare in nessun caso
specifico viene spontaneo domandarsi come mai i genitori non riescano più ad accorgersi di cosa fanno i loro figli. Oggi
troppo spesso siamo portati a pensare che i nostri ragazzi siano più adulti di quello che in realtà sono e che tutto gli sia
dovuto».
Una società sempre più distratta e impegnata in mille cose. «Entrambi i genitori sono costretti a lavorare per poter andare
avanti, chi per problemi economici e chi perchè votato alla società del consumismo - continua il presidente dell'Age -.
Spesso si perde di vista la realtà e le esigenze dei figli. Ragazzi che magari bevono già alla mattina prima di andare a
scuola, o nel pomeriggio, per non parlare del fine settimana».
Ragazzi che si preoccupano minimamente delle regole e soprattutto dei rischi a cui vanno incontro. Cercano l'introvabile
nell'alcol.
E c'è anche chi prima di entrare in classe si beve un bicchiere di sambuca, o all'intervallo nasconde il liquore nella
bottiglia dell'acqua. Casi limite che purtroppo sono sempre più diffusi, anche nella nostra provincia. E che non devono
essere assolutamente trascurati, prima che sia troppo tardi.