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Leggende e falsi miti sull'alcol, è tempo di svelare l'inganno

Leggende e falsi miti sull'alcol, è tempo di svelare l'inganno

LEGGENDE E FALSI MITI SULL'ALCOL, E' TEMPO DI SVELARE L'INGANNO

«Se avete intenzione di affogare i vostri problemi nell’alcol, tenete presente che alcuni problemi sanno nuotare benissimo» – sosteneva Robert Musil. A dimostrazione del fatto che, diversamente da quanto ci si ostini a credere, l’alcol non è di certo quell’acclamato elisir della felicità a cui si fa indiscriminatamente ricorso. Nel corso della storia si sono susseguiti numerose leggende circa le sue proprietà benefiche ed i suoi potenziali effetti dannosi, alcuni radicati nella superstizione, altri ampiamente nutriti dalla fantasia. È giunto il momento, dunque, di far luce sulla verità; è tempo di sfatare i miti e restituire credibilità alla reale natura dell’alcol.


L’ALCOL: UN ALLEATO DELLA SESSUALITÀ?  Euforia e disinvoltura non vanno certo confusi con passionalità ed erotismo. La capacità dell’alcol di favorire l’abbassamento delle barriere inibitorie non ha, infatti, alcuna ricaduta positiva sull’impulso sessuale. Al contrario, il consumo eccessivo di bevande alcoliche è considerato una delle principali cause di impotenza; esso difatti ostacola la produzione di testosterone, provocando in tal modo un calo considerevole del desiderio carnale.


L’ALCOL RISCALDA? ?   Il diffuso cliché delle facoltà termogeniche dell’alcol ha in realtà un ingannevole movente alle spalle. La vasodilatazione prodotta dall’immissione si sostanze alcoliche nell’organismo – a cui va imputata l’apparente sensazione di calore – è invero una conseguenza solo temporanea, di scarsa durata. Ciò di cui non si tiene conto e che conduce pertanto ad impigliarsi nella rete dell’inganno, è la velocità con la quale il calore viene disperso. L’alcol, infatti, accelera la naturale combustione di calorie, comportando quindi un più celere raffreddamento corporeo.


L’ALCOL RINVIGORISCE?   Ignare le ragioni che spingono a considerare l’alcol un motore d’azione, un’iniezione di dinamicità, eppure tra le molteplici favole illusorie ritroviamo anche questa. Fortunatamente, l’insensatezza di tale affermazione può facilmente essere dimostrata. È sufficiente fare appello alla nota capacità sedativa dell’alcol per comprendere che le sue abilità energizzanti non sono che lampanti chimere. La sola cosa che può essergli riconosciuta, infatti, è la capacità di moderare il senso di affaticamento e la percezione del dolore.
Birra


LA BIRRA FA LATTE?  Nulla di più insensato. La birra non favorisce affatto la produzione di latte, al contrario, la medicina ha oggi provato come l’eccessivo consumo di alcol durante l’allattamento provochi l’effetto diametralmente opposto. L’alcol, invero, inibisce la produzione di ossitocina, l’ormone che regola la fuoriuscita di latte, comportando in tal modo una conseguente diminuzione della lattazione. E’ bene ricordare, inoltre, che per salvaguardare la salute del bambino, l‘alcol deve considerarsi assolutamente deleterio, sia durante che dopo la gravidanza. Una mamma che allatta al seno al seno è responsabile delle sostanze che, attraverso il latte, trasferisce al piccolo. L’organismo di un neonato non è ancora in grado di metabolizzare l’alcol.


(...omissis...)


Antonietta Mente


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.wakeupnews.eu/leggende-e-falsi-miti-sull-alcol-e-tempo-di-svelare-l-inganno/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)