Lettera all'ASAPS: quante volte incontro quelli con la vita rovinata...
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A proposito dell'etilometro che rovina la vita
ASAPS
Spettabile redazione
volevo commentare l'articolo di Borselli sulla questione che l'etilometro rovina la vita.
Io, vostro associato, lavoro presso una Prefettura all'ufficio patenti ed ogni giorno ricevo questi tipi di soggetti a cui l'etilometro rovina la vita.
Dallo sguardo con cui si presentano ormai, dopo 25 anni, riconosco subito l'infrazione che hanno commesso.
Premetto che il Giornale il Tirreno poteva risparmiarsi un tale servizio che crea solo danno a tutti gli operatori di polizia ogni giorno impegnati sul questo fronte.
Effettivamente 9 persone su 10 si sentono solo rovinati, rovinata la vita, il lavoro, la famiglia. Io ovviamente non posso rispondere loro con frasi di tipo politico "se Le hanno ritirato la patente hanno solo evitato che Lei potesse uccidere qualcuno" però cerco comunque di trasmettere questo messaggio. Sembra che la cosa più importante sia il lavoro e basta, il resto, l'altrui incolumità non c'entra.
Come ricorda Borselli tutti pensano che sia vietato guidare quando si è ubriachi mentre la norma parla di ebbrezza e non si rendono conto che l'ebbrezza, questo stato di alterazione in cui un soggetto addirittura si sente più sicuro di quando non ha assunto l'alcol, è pericolosissimo come tutti gli studi di medicina hanno dimostrato.
Evito poi di riferirvi le esternazioni con cui molte persone pensano che gli ultimi discorsi di qualche ministro siano addirittura già legge (ma il ministro non ha detto che con 3-4 bicchieri si può guidare?).
Devo dire che è sconcertante ogni giorno sentirsi dire"io non sono un alcolizzato, andare a punire chi corre chi si droga, chi ruba invece di rovinare chi lavora e chi vi mantiene con le tasse, ci vuole buon senso nell'applicare la legge"; questo buon senso nell'applicare la legge mi fa sempre sorridere un po', non riesco a non rispondere "ma Lei pensa che la legge possa prevedere una sanzione in base al tipo di lavoro che uno fa o al tipo di problemi che ha?".
Nella nostra provincia abbiamo avuto casi di persone che si sono suicidate dopo aver subito il rito di patente per alcol. Indovinate di chi può essere la colpa? ovviamente nostra.
A volte sinceramente vorrei chiedere il trasferimento però poi lo sconforto viene superato dalla voglia di continuare a rapportarmi con questa gente che in fondo mi stimola ad usare ogni sistema per contraddire le loro tesi e comunicare loro il messaggio "hai sbagliato devi pagare la sanzione, che ti serva da lezione pensa al male che potevi causare in quello stato".
Faccio notare che c'è un aumento vertiginoso di violazioni dell'art. 218 per guida con patente sospesa, questo deve far riflettere di quanto la gente abbia paura o timore delle sanzioni inflitte.
Scusate la mia riflessione per quanto possa contare, Vi ringrazio e a tutti auguro FORZA RAGAZZI la battaglia va avanti, mancano i mezzi ma la voce e la parola è l'arma migliore che non ci mancherà mai.
Saluti.