Liguria ai primi posti in Italia per consumo di droga e alcol
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Continua ad essere problematico in Liguria il consumo di eroina, nonostante l'aumento degli utenti cocainomani e delle nuove droghe, i Sert hanno ancora una grossa parte di utenza in trattamento per oppiacei (82% in Liguria contro il 74% in Italia). Le stime di consumo indicano la presenza in Liguria di circa 8000 utilizzatori di eroina di cui circa il 60% viene trattata dai servizi. Lo rivela il rapporto regionale sull'andamento delle dipendenze in Liguria nel 2007 realizzato grazie alle competenze dell'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa e la collaborazione degli operatori dei servizi che a vario titolo si occupano di dipendenze (Sert, strutture del privato sociale accreditato e i nuclei operativi tossicodipendenze delle Prefetture), attraverso l'analisi della domanda e dell'offerta e del bisogno. Anche l'indagine campionaria della popolazione generale (IPSAD) indica che il 2,4% dei liguri in età compresa tra i 15 e i 64 anni ha provato l'eroina almeno una volta nella vita contro l'1,4% a livello nazionale; mentre gli studenti che hanno sperimentato eroina una volta nella vita sono il 2,4% del totale. Anche le segnalazioni delle Prefetture liguri per possesso di eroina sono maggiori in Liguria rispetto al resto d'Italia (circa il 12% del totale delle segnalazioni in Liguria contro l'8% in Italia). In aumento anche l'uso di cocaina: tra il 2000 e il 2007 i Sert hanno visto un incremento costante di richiesta di trattamento per cocaina. Si stima la presenza in Liguria di 2.400 utilizzatori di cocaina di cui circa il 30% in carico ai servizi. L'indagine campionaria sulla popolazione generale (IPSAD) indica che il 6,4% dei liguri ha assunto cocaina una volta nella vita. E tra gli studenti gli sperimentatori di cocaina sono circa il 7%. Nella popolazione generale il 31% ha utilizzato cannabis almeno una volta nella vita e il 15% ne ha fatto uso negli ultimi 12 mesi (indagine IPSAD), mentre tra gli studenti gli sperimentatori sono il 32% e il consumo frequente riguarda il 3,7% (indagine ESPAD), in aumento rispetto all'anno precedente quando si attestava intorno al 2,7%. L'uso della cannabis è maggiore cioè tra gli studenti liguri rispetto ai coetanei nazionali. L'uso negli ultimi 30 giorni viene riferito dal 18,1% degli studenti liguri contro il dato nazionale del 14,6%. La percentuale di studenti liguri che consuma cannabis poche volte l'anno è del 25,4%, mentre la percentuale della sperimentazione nella vita è del 32%. L'uso di alcol tra gli studenti sta diventando problematico secondo l'indagine ESPAD. Infatti il 70% degli studenti liguri tra i 15 e i 19 anni ha consumato alcol negli ultimi 30 giorni, il 7% ne dichiara un consumo frequente. A questo si lega inoltre la bassa disapprovazione da parte degli studenti nei confronti di tale consumo: il 90% non disapprova il consumo di alcol, sebbene la maggioranza lo reputi dannoso per la salute. Per la prima volta inoltre in Liguria sono state realizzate indagini campionarie, tra la popolazione residente e gli studenti, sul tema dei disturbi alimentari da cui è risultato che il 10% delle ragazze tra i 15 e i 24 anni è a rischio di sviluppare problemi legati ai disturbi dell'alimentazione, percentuale che raggiunge il 16% tra le studentesse 15-19enni. Indagini campionarie sono state inoltre effettuate sul tema del gioco d'azzardo patologico.
Dalle interviste effettuate è emerso che il 4,5% della popolazione ligure è a rischio di sviluppare comportamenti di gioco dannosi, mentre lo 0,5% è attualmente giocatrice d'azzardo patologico.
Tutti gli indicatori presi in esame hanno evidenziato che la problematicità di uso di droghe ed eroina in Liguria risulta maggiore rispetto ad altre regioni italiane anche per la maggiore offerta della stessa rispetto ad altre zone geografiche. Tutto ciò risulta dai dati dei sequestri di sostanze da parte delle forze dell'ordine che rendono più esposti all'offerta gli studenti liguri rispetto ad altri. "Da questi dati si evince - ha spiegato l'assessore ala Salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo - che serve moltiplicare le azioni di prevenzione verso i giovani nelle scuole e nelle associazioni, attraverso i consultori e i Sert che rappresentano una risposta ben articolata sul territorio e si occupano di molti aspetti relativi al consumo delle sostanze il cui problema spesso si sovrappone con quello della salute mentale". "A questo proposito infatti - ha aggiunto Montaldo - le nostre aziende si stanno riorganizzando secondo una logica di comunione tra l'aspetto della dipendenza e quello della salute mentale per cercare di offrire risposte sempre più appropriate". Secondo l'assessore alla Salute serve comunque anche un rischiamo a"migliorare l'azione di repressione e di contrasto dei traffici da parte delle forze dell'ordine per rendere ancora più forte il lavoro nella giusta direzione".