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Liguria al secondo posto in Italia per numero di anziani soli, ma il 59% dei liguri afferma di sentirsi bene

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Verrà presentato lunedì 23 marzo presso il Salone del maggior consiglio a Palazzo Ducale il primo rapporto sullo Stato di salute della popolazione ligure, curato dal settore epidemiologia e prevenzione dell'agenzia regionale sanitaria della Liguria e dal dipartimento salute e servizi sociali.
L'obiettivo è quello di descrivere le condizioni di salute dei cittadini liguri, attraverso l'analisi di alcuni parametri: dalla demografia agli stili di vita, fino ad analizzare domanda e offerta dei servizi sanitari della regione.
Le fonti utilizzate sono stati i dati Istat, il sistema di sorveglianza Passi 2007, il registro di mortalità e tumori e i dati di dimissione ospedaliera (SDO).
Al convegno che prenderà il via alle 9,30 e si concluderà alle 13,30 parteciperanno, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, l'assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, il direttore generale dell'agenzia sanitaria regionale, Franco Bonanni, il rettore dell'Università di Genova, Giacomo De Ferrari, Roberto Carloni e Camilla Sticchi, dell'area epidemiologia e prevenzione dell'Agenzia regionale, Rosamaria Lecconi, Claudio Culotta e Roberta Baldi,  del coordinamento regionale studio Passi, Fulvio Mirano, direttore generale agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), Sabina Nuti, direttore del laboratorio Management e sanità della scuola superiore Sant'Anna di Pisa, Marina Vercelli, del Dipartimento di scienza della salute dell'Università di Genova.
"Si tratta - spiega l'assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - di un documento fondamentale, mai elaborato prima d'ora dalla nostra regione,  che si inserisce nel percorso avviato dalla Giunta regionale che ha portato al riordino dell'intero sistema e al raggiungimento del riequilibrio di bilancio e che vuole rappresentare uno strumento di lavoro per operatori e  decisori sanitari della nostra regione".
"La conoscenza dello stato di salute della comunità ligure - spiega Franco Bonanni, direttore dell'agenzia sanitaria regionale - rappresenta un momento necessario per identificare le priorità di intervento, mettendo in evidenza eventuali scostamenti tra bisogni, domanda e offerta di prestazioni. Lo stato di salute non dipende esclusivamente dalla disponibilità dei servizi sanitari, ma dall'ambiente, dalle condizioni economiche e culturali e dal luogo in cui si vive".
In Liguria si evidenzia l'aumento del numero di famiglie, ma la diminuzione del numero dei componenti. La regione si colloca infatti al secondo posto in Italia per numero di anziani soli, ancora una volta si registra la fotografia di una regione  "anziana", con una età media di 46,9 anni, la più alta di tutto il Paese, il cui valore medio è di 42. A fronte dell'invecchiamento progressivo della popolazione ligure, vi è il dato relativo alla percezione soggettiva delle proprie condizioni di salute, dal quale emerge che ben il 59% afferma di sentirsi bene o molto bene. Dall'indagine risulta inoltre che il 23% della popolazione tra i 18 e i 69 anni è affetta da ipertensione arteriosa e 70 su 100 di questi sono in trattamento farmacologico. Il 28% del campione ligure indagato risulta in soprappeso e il 9% è obeso. A conferma il fenomeno è il dato che 19 liguri su 100 risultano completamente sedentari. Inoltre sempre più elevata l'età della donna al momento del parto, con inevitabili conseguenze quali un minor ricorso al parto fisiologico e spontaneo e un aumento del numero di aborti spontanei. Degno di attenzione il consumo di bevande alcoliche: il 12% dei giovani tra i 18 e i 24 anni è forte bevitore occasionale di quantità elevate di alcol.