LILT: considerazioni sull'aumento dei casi di tumore
LILT: considerazioni sull'aumento dei casi di tumore
La malattia cambia con la società. L'allungamento della vita media e l'anticipo del ciclo riproduttivo femminile
contribuiscono a variare le statistiche sulla malattia. Le abitudini a rischio sono le stesse, ma cambiano i soggetti che le
adottano: ora il fumo colpisce più tra le donne
Nel 2010, in Italia si sono registrati 270mila nuovi casi di tumore, il 10% in più rispetto a dieci anni fa. Le cause non
sono legate solo all'aumento dell'età media della popolazione; incidono anche la crescita dei fattori di rischio come fumo,
abuso di alcolici ed alimentazione poco sana e fenomeni come il cambiamento del ciclo riproduttivo per le donne. A delineare
questo scenario, rispetto all'aumentata insorgenza dei tumori, è Francesco Schittulli, presidente della Lega italiana per la
lotta contro i tumori (Lilt), in occasione della presentazione dei dati su una campagna di comunicazione realizzata dalla
Lilt e finanziata dal ministero della Salute, condotta in 10 regioni per sollecitare l'adesione agli screening.
All'aumento dei casi, ha ricordato Schitulli, si è accompagnato un calo della mortalità per tumore, legato a tre fattori
principali: "L'evoluzione della diagnostica strumentale - dice il presidente della Lilt - , la disponibilità di farmaci
innovativi che colpiscono direttamente il tumore e la funzione, cruciale, della comunicazione".
Entrando nel dettaglio del rapporto Lilt, nell'ultimo decennio sono aumentati i casi di tumore alla prostata per l'aumento
dell'età media, che espone gli uomini all'insorgenza del cancro; per il tumore al colon retto, cresciuto per entrambi i
sessi, la causa è da ricondurre all'alimentazione scorretta. "Tra le donne, poi, sono aumentati anche i casi di tumore al
polmone - aggiunge Schittulli - e il principale responsabile di questo aumento è il fumo. Se tra gli uomini, il numero dei
fumatori si è stabilizzato, tra le donne è in continua crescita, soprattutto tra le ragazze".
Un discorso a parte merita il caso del tumore al seno, malattia che ha fatto registrare 41mila nuove diagnosi nel 2010 ed è
in aumento, secondo la Lilt, per il cambiamento nel ciclo riproduttivo delle donne. "Il primo ciclo mestruale, prima, faceva
la sua comparsa tra i 12 e i 15 anni - spiega Schittulli - oggi, invece, arriva tra i 9 e gli 11 anni. La menopausa, un tempo
precoce, oggi si presenta dopo i 50 anni. Questo vuol dire che sono aumentati i cicli di fertilità. Accanto a questo fattore
si inserisce poi il calo delle gravidanze e dell'allattamento al seno, oltre all'aumento dell'età della donna alla prima
gravidanza".
"Il nostro obiettivo - ha detto infine Schittulli a proposito delle iniziative di comunicazione e prevenzione - è quello di
coprire con campagne di screening tutto il Paese nel giro di cinque anni, così da portare il tasso di guaribilità all'80%,
rispetto al 58% attuale".