Livorno: alcol e sigarette al bando
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Giro di vite del Comune contro alcool e fumo per i minorenni. Attraverso due distinte ordinanze, il sindaco Ruggero Barbetti ha infatti vietato la vendita di alcolici e sigarette ai minori di 16 anni su tutto il territorio comunale. L'ordinanza "per contrastare fenomeni legati all'abuso di bevande alcoliche" trova il suo principale spunto nel fatto che "in alcune zone del paese, soprattutto nelle ore serali e notturne si concentrano gruppi di giovani e giovanissimi, che pongono in essere comportamenti tali da generare degrado urbano e sociale, con ripetuti episodi di inciviltà e danneggiamenti e spesso gli autori di questi comportamenti illeciti sono minorenni, che hanno abusato di sostanze alcoliche".
Ma a spingere le autorità comunali capoliveresi al drastico provvedimento - in vigore sperimentalmente per 90 giorni a far data da oggi - sono state anche "numerose segnalazioni di protesta da parte della cittadinanza, nelle quali viene soprattutto evidenziata la giovanissima età degli autori dei comportamenti molesti posti in essere, anche sotto effetto dell'alcol" e "l'accertato coinvolgimento, da parte della Polizia Municipale, di minorenni in danneggiamenti e turbative della quiete pubblica". Per i trasgressori è prevista l'applicazione di una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 500 euro.
Drastiche anche le "disposizioni per contrastare fenomeni legati alla detenzione, uso e vendita di tabacco a persone minori di anni 16" inserite nella seconda ordinanza emanata venerdì scorso ed in vigore dal 24 agosto. L'ordinanza dispone infatti "il divieto di vendere o somministrare tabacco a persone minori di anni 16; l'obbligo per i titolari e dipendenti delle rivendite ed i titolari dei patentini di rifiutare la vendita quando venga omessa l'esibizione di documento idoneo a comprovare, nei casi dubbi, il possesso dell'età prescritta per l'acquisto; il divieto per i minori di anni 16 di detenere tabacchi lavorati e fumare in luogo pubblico". Per chi viola tali regole è prevista una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.