Livorno: «Io, sequestrata da tre ubriachi»
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La denuncia di una donna: volevano violentarmi «Caricata a forza su un furgone, al Calambrone sono riuscita a fuggire»
IL TIRRENO 28 ottobre 2009
La telefonata al 113 è arrivata in piena notte, intorno alle 2. Era spaventata, ha chiesto aiuto alla polizia, dicendo di essere sfuggita a un tentativo di sequestro e di violenza sessuale. Ha raccontato agli agenti di essere stata caricata su un furgone da tre giovani ubriachi, probabilmente stranieri, dell'est, e di aver respinto i loro approcci. Quando ha telefonato le sue indicazioni erano confuse: la donna, una livornese di 45 anni, non sapeva spiegare ai poliziotti la posizione precisa in cui si trovava. È stata poi trovata dagli agenti della Volante, coordinati dal dottor Stefano Caroti, che si erano mossi sulle sue tracce dopo aver identificato la cella telefonica da cui proveniva la chiamata. Alle ricerche hanno partecipato anche la Polmare, i Carabinieri e la Polizia stradale. La donna è stata rintracciata poi verso le tre e mezzo vicino allo Scolmatore, lungo una strada sterrata subito dopo il ponte che porta al Calambrone.
Il racconto fornito è ora al vaglio degli inquirenti. La donna ha chiamato il 113 intorno alle 2 della scorsa notte col suo telefonino. Agli investigatori la donna ha spiegato di essere stata rapita e caricata a forza su un furgone bianco intorno alle 20.30 in via Provinciale Pisana, mentre stava comprando un pacchetto di sigarette. Con la scusa di un'indicazione stradale, a suo dire i tre giovani stranieri l'avrebbero caricata sopra e avrebbero tentato di avere con lei rapporti sessuali, da lei respinti, oltre a rubarle 20 euro e una catenina d'oro. Un racconto che tuttavia non ha convinto gli inquirenti della mobile che indagano sulla vicenda. Peraltro la visita medica ha escluso che la donna abbia subito percosse o tentativi di violenza sessuale.