ll tumore all’esofago e l’importanza della prevenzione: attenzione al consumo di alcolici e sigarette
ll tumore all’esofago e l’importanza della prevenzione
Parliamo di un tumore non molto frequente ma di cui è comunque importante conoscere alcune caratteristiche.
Il tumore dell’esofago è una malattia, fortunatamente non tra le più frequenti in Italia, alla cui base ci sono molti fattori di rischio spesso legati a comportamenti poco salutari.
L’esofago è una porzione dell’apparato digerente che va dal faringe (la parte posteriore della bocca) fino allo stomaco. In pratica, gli alimenti e i liquidi che ingeriamo, per arrivare dalla bocca allo stomaco, passano attraverso un tubo che è, appunto, l’esofago. Sono due i principali tipi di cancro che possono colpire questa parte del nostro organismo: l’adenocarcinoma e il carcinoma a cellule squamose (il più comune, che costituisce più dell’80% dei casi). Uno dei sintomi iniziali più frequenti è la comparsa di difficoltà nella deglutizione, che può anche diventare dolorosa, con conseguente perdita di peso.
L’importanza della prevenzione
Entrambe le tipologie di tumore riconoscono, oltre ad alcuni possibili caratteri genetici, fattori di rischio ben noti. L’adenocarcinoma è principalmente legato all’infiammazione cronica della mucosa che riveste l’esofago che può derivare dalla presenza – specie se di lunga durata – del reflusso gastroesofageo (di cui vi abbiamo recentemente parlato su Medical Facts) e, in generale, delle condizioni che lo favoriscono, come il sovrappeso, l’obesità e il fumo di sigaretta.
Ma il tabacco è anche uno dei principali fattori di rischio per il tumore a cellule squamose, e si accompagna all’elevato consumo di bevande alcoliche. Il fumo e l’alcol, in questo caso, hanno un effetto addirittura moltiplicativo: la presenza di entrambi i fattori aumenta cospicuamente il rischio di malattia. Sulla rivista scientifica The Lancet Gastroenterology & Hepatology è stato recentemente pubblicato uno studio che analizza la diversa incidenza del tumore all’esofago a seconda dei Paesi (tale parametro, infatti, è molto variabile ed è nettamente più alto nei Paesi orientali, specialmente in Cina). Nonostante, a livello mondiale, il valore percentuale sia in diminuzione (come anche quello relativo alla mortalità), questa patologia rimane ancora una causa sostanziale di disabilità e in alcuni contesti, soprattutto nei Paesi sviluppati, l’incidenza è in aumento in particolar modo per l’adenocarcinoma.
Lo studio, inoltre, sottolinea ulteriormente l’importanza fondamentale di alcuni fattori di rischio, ai quali è attribuita una grandissima percentuale di disabilità derivante da questa malattia. In particolare: alcol e tabacco (i due fattori certamente più rilevanti), ma anche il sovrappeso e l’obesità (misurato con l’indice di massa corporea, il cosiddetto BMI) e una dieta povera di frutta e verdura.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
https://www.medicalfacts.it/2020/04/08/tumore-esofago-prevenzione/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)