Lo sballo come filosofia di vita: come è cambiato il mondo della droga negli ultimi 30 anni
LO SBALLO COME FILOSOFIA DI VITA
Sergio Paulon spiega come è cambiato il mondo della droga negli ultimi 30 anni e quanto è difficile fare prevenzione oggi
Quasi 10mila persone, nel 2013, si sono rivolte ai Sert (Servizi per le tossicodipendenze) del Friuli Venezia Giulia. Il 41 per cento per problemi di droga, il 44 per cento di alcol. Abbiamo chiesto a Sergio Paulon, referente scientifico dell’Osservatorio dipendenze Fvg, di fare una fotografia della situazione.
Qual è la funzione dei Sert?
“Innanzitutto, quando si parla di droghe, bisogna distinguere tra legali e illegali. Pur essendo legali, anche tabacco, alcol e gioco d’azzardo sono droghe, come lo è lo shopping addiction, ma bisogna fare uno sforzo maggiore per riconoscere queste dipendenze e pianificare una terapia. I nostri Servizi cercano, appunto, di fare questo sforzo”.
Come si muovono, invece, i Sert nel caso di tossicodipenza?
“In questo caso, si potrebbe dire che le persone che si rivolgono ai Sert sono all’ultimo stadio, che non riescono più a tirare avanti. Alla fine, per gravi problemi di salute, o per mancanza di soldi, devono chiedere aiuto. Il fenomeno, però, è più complesso. Chi si rivolge a noi lo fa dopo anni di assunzione”.
Si può fare una distinzione degli utenti per età?
“Diciamo che nella fascia tra i 30-39 anni, su 200 persone che assumono droga in regione, noi ne vediamo 80. Nella fascia tra i 20 e i 29, su cento ne vediamo una cinquantina. Intercettarli prima che arrivino al limite è difficile”.
Ci sono stati cambiamenti negli ultimi anni?
“La situazione non è la stessa di trent’anni fa. Oggi, le persone che fanno uso di droga cercano stimoli, adrenalina. Il principale cambiamento rispetto al passato è che si cerco lo sballo nel tempo libero. L’obiettivo è divertirsi o migliorare la performance. C’è stato un salto di paradigma. Una volta l’eroina andava per la maggiore. Oggi si cercano droghe stimolanti, come cocaina ed extasy. E si mescolano con l’alcol. Queste sono le attuali dinamiche sociali. Ed è difficile entrare in contatto con queste persone, la maggior parte delle quali è vittima di un poiliabuso. Non si rendono conto di avere bisogno di aiuto, perché le loro abitudini rientrano nelle idee culturali dominanti”.
Come fumare una canna?
“Esatto, ma in realtà la cannabis è molto pericolosa. A questa si deve aggiungere l’eroina, che oggi viene sniffata. Il suo prezzo è sceso. Come ogni merce è soggetta a logiche di mercato. Maggiore è l’offerta, più basso il costo. La malavita fa bene i suoi conti”.
Queste abitudini toccano anche le ragazze?
“Sicuramente sì. Anche se il rapporto maschi-femmine è ancora uno a tre.
E’ vero che si comincia ad assumere sostanze in età sempre più giovane?
“Il 30 per cento dei minori tra i 16 e 17 anni dichiara di ubriacarsi almeno una volta al mese. L’abbassamento dell’età è allarmante. Senza contare che si parla sempre di poliabuso. Lo sballo dipende dalla necessità di mettere una maschera, per rispondere alle richieste di prestazioni sempre più alte. Questa società punta al successo, cerca l’estremo. Bisogna essere brillanti in tutto. E’ il contrario della sobrietà”.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ilfriuli.it/articolo/Tendenze/Lo_sballo_come_filosofia_di_vita/13/140794
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)