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News di Alcologia

Lo sballo facile: bersi la vita a pochi euro

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di Dario Rigolli
La tragedia che si è consumata a San Polo, ha riportato l'attenzione sulla guida in stato di ebbrezza. La morte di tre

giovani (16, 18 e 26 anni) è un dramma che necessariamente porta a fare delle considerazioni, per cercare di combattere il

macabro fenomeno delle "stragi del sabato sera".
Sull'onda dell'emotività, web e colonne dei giornali sono stati investiti da una raffica di proposte. Tra chi punta sulla

prevenzione (la proposta shock di Galvani di mettere al centro di una rotonda le lamiere di un'auto incidentata), chi chiede

a gran voce più controlli e norme sempre più severe, e chi vorrebbe predisporre servizi alternativi all'automobile (bus-

navetta, pulmini in affitto o taxi a tariffa ridotta).
Aspetto di cui pochi si sono occupati, è quanto possa essere semplice ed economico superare il limite di 0,5 stabilito per

legge. Stando alle tabelle ministeriali, se prendiamo in considerazione uno scenario fatto di persone a stomaco pieno, di

"corporatura normale" e in locali a fascia di prezzo medio-bassa per una donna a far scattare il divieto di guidare bastano:

due bottigliette di birra, tre bicchieri di vino o un paio di superalcolici, circa 5 euro.
Leggermente più costoso per gli uomini, che per diventare "fuorilegge" avrebbero bisogno di un litro di birra, mezzo litro di

vino o 3 amari per un costo di circa 7,50 euro.
Va da se che, per passare dal superamento della soglia consentita, all'essere decisamente ubriachi (limite fissato per legge

a 1,5) bisognerebbe triplicare le quantità e di conseguenza il prezzo.
Con 15-20 euro dunque, un giovane può essere nella fascia massima della pena prevista per legge, in quella considerata a

maggior rischio incidenti (per cui sono previste multe salatissime e il sequestro del mezzo).
Un quadro che potrebbe sembrare allarmante, ma nei fatti risulta essere uno dei meno inquietanti. Infatti dossier nazionali

hanno dimostrato come i cosiddetti "binge drinker", bevitori compulsivi alla disperata ricerca dello "sballo a tutti i costi"

(stando alle ultime statistiche, un milione e mezzo di giovani), non si accontentino di tariffari economici, ma vadano alla

ricerca delle offerte più trendy ed allettanti. E la vecchia legge di domanda e offerta, porta anche i locali piacentini a

adeguarsi inventando happy hour particolarmente convenienti (in rapida diffusione la formula del bevi due paghi uno) o

puntando su serate in cui pagando una quota fissa (di solito 10-15 euro) si può bere quanto si riesce.
Ultima frontiera di chi cerca una "notte da leoni" è quella di usare la propria creatività per inventarsi sfide in cui lo

scopo del gioco non è tanto vincere o perdere, ma bere. Tendenza confermata da due dei siti più cliccati della rete, come You

Tube in cui i video delle imprese etiliche diventano quasi medaglie; e Wikipedia con una categoria esplicitamente dedicata ai

"Giochi di gruppo con alcolici".
Infine non è una novità che molti giovani alla ricerca dell'ennesimo sabato bagnato dall'alcol si attrezzino prima, facendo

spesa al supermercato. In questo caso il costo di una serata tra fiumi di birra, bottiglie di superalcolici e un tasso

alcolico da Guinness dei primati; si aggira attorno ai 5 euro. L'equivalente di quattro litri di birra, un paio di bottiglie

di vino, mezzolitro di un qualunque superalcolico.
Insomma nonostante le campagne mediatiche e l'inasprimento delle pene (e il conseguente ritiro di un discreto numero di

patenti), l'appeal dell'alcol sui giovani non sembra essere affatto diminuito. "Molti danno per scontato che uscire la sera

significhi bere con gli amici -esordisce la dott.ssa Anna Negri del Sert di Cortemaggiore- negli ultimi anni si è consolidata

la prassi di bere prima o dopo i pasti "all'anglosassone", oggi ai giovani interessa poco -considera- bere un bicchiere di

vino con una fetta di arrosto". Un rapporto con l'alcol che diventa progressivamente sempre più "nordico", il problema è che

i provvedimenti adottati nei paesi scandinavi o nel Regno Unito, hanno qualche problema ad attecchire: "L'Italia è un paese

geneticamente legato al vino -considera l'operatrice Sert- bisogna agire diversamente puntando sulla prevenzione, anche se

dovendo far fronte ad un aumento dell'utenza noi non possiamo più farlo".
La soluzione ideale è senza dubbio quella di scegliere un "guidatore designato", ma spesso per farlo bisogna rivolgersi al di

fuori della cerchia di amici, noleggiando un pulmino con autista. Per questo forse la strategia più efficace per tutelare

vite e patenti di chi la sera ha voglia di esagerare, potrebbe davvero essere quella di dare ai giovani più opportunità di

lasciare a casa la macchina, puntando sul "divertimento a Km 0" e fornendo valide alternative all'automobile per chi non ha

proprio intenzione dei rinunciare ad una serata di eccessi