Lodi: alcolismo tra i giovani, dati allarmanti
cufrad news alcologia alcol alcolici alcolismo giovani
Alcolismo tra i giovani. Allarme a Lodi
GIACINTO BOSONI
Sempre più «under 16» «sballano » con birra e superalcolici.
E nella città di Lodi l'allarme trova conferma direttamente nelle segnalazioni dei cittadini e delle forze dell'ordine. L'intervento ripetuto
del «118» per soccorrere i giovanissimi con problemi di alcol è stato il punto di partenza della denuncia fatta dal questore di Lodi, Paolo
Pifarotti, in occasione di un incontro pubblico. Pifarotti ha parlato della necessità di prestare «elevata attenzione ai giovani e alle varie
fenomenologie che li coinvolgono, tra cui alcolismo, droga, bullismo e pornografia ».
Le parole del questore di Lodi, di fatto, confermano l'allarme della diffusione dell'alcol tra i giovani e giovanissimi. Un fenomeno che si
allarga su vasta scala: non a caso pochi giorni fa l'assessore regionale a sport e giovani, Monica Rizzi, ha parlato di «una situazione grave
e preoccupante, che non può e non deve lasciare indifferenti».
Sul fronte lodigiano, il primario del pronto soccorso dell'ospedale Maggiore, Pierdante Piccioni, ha confermato la diffusione dell'alcol tra
i giovani, anche se ha precisato che «non è tale da mandare un numero elevato di ragazzi in pronto soccorso a Lodi ». E per l'ultimo episodio
che è stato più grave, «si tratta di un caso isolato ma occorre essere vigili, soprattutto in chiave educativa e di prevenzione ». Barbara
Dadda, responsabile dell'unità operativa «famiglia e territorio» del Consorzio lodigiano per i servizi alla persona, ha invece spiegato che
«su 495 ragazzi seguiti nel 2010 dalla 'tutela minori' ci sono anche casi che hanno evidenziato problemi di alcol, con diversi ricoveri in
ospedale». Diverso è invece il discorso delle famiglie lodigiane poste sotto tutela: «L'11 per cento di queste - ha affermato la Dadda -
hanno al loro interno problemi di dipendenza da alcol e droga».
La denuncia viene lanciata dal questore di fronte all'emergere di nuovi casi.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)