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Lombardia: secondo l'ASL l'età dell'abuso si abbassa ancora

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Baby bevitori: l'età si abbassa ancora abusi già a 12-13 anni

Il 7,38% dei tredicenni e il 15,86% dei quindicenni dichiara di essersi ubriacato una volta nella vita
dell'Istituto Superiore della Sanità rilevano un trend di abbassamento dell'età dei primi abusi alcolici al di sotto dei 12-13 anni. Inoltre

si rileva un aumento dell'incidenza dell'abuso contemporaneo o concomitante di alcolici e altre droghe nel cosiddetto poliabuso». Lo

sottolinea Fabio Roda, direttore del Servizio di Alcologia dell'Asl di Brescia, il quale ricorda che «da indagini condotte in Regione

Lombardia, il 4,44% degli undicenni, il 7,38% dei tredicenni e il 15,86% dei quindicenni dichiara di essersi ubriacato una volta nella vita».
Insomma, il problema dell'abuso di alcol tra i minori esiste: «I dati più recenti - afferma Roda - mostrano una modalità di bere rischioso

nella fascia d'età fra 11/16 anni del 18,5% maschi e 15,5 % femmine e, in particolare le giovani superano percentualmente i maschi nella

pratica del cosiddetto binge drinking (una bevuta in ogni bar). Ancora, 1 caso su 5 circa di tutte le intossicazioni acute alcoliche giunte

ai pronto soccorso italiani sono riferibili a ragazzi di età inferiore a 14 anni». Dal 2010 l'Asl di Brescia ha istituito, nell'ambito del

Dipartimento dipendenze, il Servizio Alcologia, struttura che coordina l'attività di 4 Nuclei operativi alcoldipendenza (Noa). Nel corso

dell'anno 2011 i 4 Noa bresciani hanno assistito circa 1700 persone, una quindicina dei quali ancora adolescenti.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)