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London School of Hygiene Tropical Medicine: anoressia, bulimia e ortoressia

cufrad news alcologia London School of Hygiene Tropical Medicine: anoressia, bulimia e ortoressia studio del fenomeno e delle possibilità preventive

Anoressia, bulimia e... ortoressia

Sono sempre di più le persone che presentano disturbi alimentari causati da un cattivo rapporto con il cibo. Uno studio inglese ci mette in allerta su una nuova categoria di disordine alimentare: l'ortoressia. 
Sono sempre di più le persone che presentano disturbi alimentari causati da un cattivo rapporto con il cibo. Mentre bulimia e anoressia continuano a mietere vittime, uno studio inglese ci mette in allerta su una nuova categoria di disordine alimentare: l'ortoressia.
Negli ultimi tempi, molti soggetti scelgono di seguire una dieta concentrata solo su prodotti biologici, credendo di garantirsi una migliore salute.
I ricercatori del London School of Hygiene Tropical Medicine, attraverso 162 studi in cui sono state confrontate tra loro le proprietà nutrizionali di prodotti alimentari bio e quelle di prodotti convenzionali, hanno constatato che ben 10 categorie di alimenti su 13 non presentavano alcuna differenza sostanziale. In pratica, dal punto di vista scientifico non emerge alcuna prova che indichi benefici per la salute derivanti dal mangiare biologico. Lo studio è stato pubblicato su "American Journal of Clinical Nutrition".
Lo studio anglosassone, ha trovato inoltre un suo forte alleato nel dottor Steven Bratman, esperto di medicine alternative e autore di "Health Food Junkies", un libro divenuto un best seller negli Usa. Il dottor Bratman parla di “ortoressia nervosa”, una vera e propria ossessione del mangiar sano; un disturbo alimentare che provoca gravi conseguenze sull'organismo, per due motivi: quantità di cibo ingerito e soprattutto qualità.
L'ortoressico infatti, preferisce lasciarsi morire di fame piuttosto che mangiare qualcosa che secondo lui possa essere anti-salutare. Egli si presenta estremamente magro e il più delle volte, arriva a cibarsi prevalentemente solo di ortaggi, naturalmente più e più volte ben lavati. A causa di queste sue abitudini alimentari, tende via via ad isolarsi e a perdere i contatti con il mondo che lo circonda. Vive in una condizione di stress fisico e psicologico continui.
Ora, non bisogna commettere l'errore di criminalizzare del tutto una dieta biologica, basata su ottimi prodotti quali olio extravergine di oliva, ortaggi, frutta, grano e vino, ma è evidente che un uso eccessivo, e soprattutto un uso di solo questi prodotti, eliminando elementi essenziali quali le proteine contenute nelle carni, non può che essere controproducente per il nostro organismo.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)