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Lotta al consumo dannoso di alcol: il piano europeo ora parla italiano

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Lotta al consumo dannoso di alcol: il piano europeo ora parla italiano


È assodato. Sapere una o più lingue straniere è importante nella vita e nel lavoro, tant'è che non conoscere almeno l'inglese può diventare un handicap piuttosto forte per il proprio successo personale e professionale e più in generale per un efficace e produttiva interazione con il mondo circostante e con i più diffusi strumenti tecnologici. Ma in attesa che diventiamo tutti dei perfetti poliglotti la soluzione migliore per farsi capire il tutto il Paese resta ancora - al di là delle differenze dialettali che pur rimangono - l'italiano, soprattutto quando in ballo c'è un messaggio di vitale importanza.

Ecco perché risulta degna di nota un'iniziativa adottata dal Ministero della Salute, che ha curato la traduzione italiana ufficiale - validata e autorizzata dagli originari redattori - del Piano di Azione predisposto dall' Organizzazione Mondiale della Sanità per la riduzione del consumo dannoso di alcol in Europa negli anni 2012-2020 nonché della Risoluzione con cui tale Piano è stato adottato (la EUR/RC61/R4), approvata il 15 settembre 2011 dal Comitato Regionale per l'Europa dell'OMS.


Con questo intervento - segnalato da una notizia pubblicata il 1° giugno sul sito del Dicastero, da cui sono direttamente scaricabili le due traduzioni - si è voluto favorire la conoscenza di questi importanti documenti, riferimento chiave per quanti operano nel campo della prevenzione e del contrasto dei danni associati al consumo di alcol.


Ricordiamo che la Risoluzione EUR/RC61/R4, nel proporre il nuovo Piano di Azione per la riduzione del consumo dannoso di alcol, raccomanda agli Stati Membri del Comitato Regionale per l'Europa dell'OMS di promuovere e sostenere politiche e interventi di prevenzione e sensibilizzazione basati sull'evidenza e fondati sul coinvolgimento di tutti i livelli di governo e i settori interessati (compresi la comunità, la società civile e il settore privato), nonché attuati in vari contesti e ambienti, dai luoghi di lavoro ai mezzi di trasporto pubblico, ai luoghi dedicati ai bambini, ai giovani e alle donne in gravidanza.


Il Piano fornisce poi indicazioni specifiche sulle aree prioritarie di intervento per l'azione europea in tema di alcol. Vengono indicati in particolare cinque obiettivi prioritari:


- accrescere la consapevolezza sull'entità e la natura dell'impatto sanitario, sociale ed economico generato dal consumo dannoso di alcol;
- diffondere maggiori conoscenze sui fattori che determinano i danni correlati al consumo di alcol;
- migliorare la capacità degli Stati di ridurre tali danni e di gestire e trattare i disturbi connessi all'uso di alcol e alle condizioni di salute associate;
- rafforzare la partnership e il coordinamento tra le parti interessate nonché la mobilitazione di risorse per un'azione concertata;
- migliorare i sistemi di monitoraggio e sorveglianza ai vari livelli territoriali garantendo l'efficace diffusione delle informazioni per l'indirizzo, il sostegno e la valutazione delle politiche.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)