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Loyola University (Chicago): consumo moderato di alcol e demenza senile

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IL "CICCHETTO" FA BENE, SOPRATTUTTO AGLI ANZIANI, BASTA NON ESAGERARE: PER GLI ANZIANI IL BERE MODERATO TAGLIA DEL 23% RISCHIO DEMENZA. LO DICE UNA RICERCA DELLA LOYOLA UNIVERSITY CHICAGO STRITCH SCHOOL OF MEDICINE
Il vino fa bene, ma qual è la dose giusta? Uno o due bicchieri durante la giornata. Ma non di più, perché già 3-5 drink alcolici al giorno

sono pericolosi. Sono i consigli che arrivano da uno studio americano, che dimostra come il consumo moderato di alcol possa ridurre del 23%

il rischio di malattie cognitive e di demenza senile. Soprattutto per gli amanti del "cicchetto" in là con gli anni. La ricerca della Loyola

University Chicago Stritch School of Medicine, una metanalisi di 143 studi pubblicata sulla rivista "Neuropsychiatric Disease and Treatment",

ha esaminato l'effetto dell'alcol su 365.000 pazienti, scoprendo che i bevitori moderati hanno una probabilità inferiore di quasi un quarto

di incorrere in un decadimento del cervello. E per gli adulti over 50 e gli anziani che si limitano a circa 1-2 bicchieri al giorno, si è

osservata in particolare una protezione contro l'Alzheimer e altre forme di demenza. Basta non esagerare, avvertono però gli studiosi,

altrimenti l'effetto positivo e' completamente annullato. "Non e' consigliabile - afferma comunque Edward Neafsey, autore dello studio -

suggerire ai non bevitori di cominciare a farlo. Ma assaporare un bicchiere di vino una volta al giorno può essere utile per la salute". E'

infatti noto che una moderata quantità del "nettare di Bacco" fa bene al cuore - ricorda lo scienziato - e questo potrebbe essere all'origine

di una miglior circolazione del sangue a livello del cervello, quindi una difesa per il suo funzionamento contro le malattie

neurodegenerative.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)