Loyola University: una proteina contro l'HIV
Loyola University: una proteina contro l'HIV
I ricercatori della Loyola University hanno identificato una proteina, TRIM5a, presente nelle scimmie della specie Macaca
mulatta che distrugge il virus Hiv-1. La scoperta pubblicata online su Virology e ripresa dal sito Kurzweil, potrebbe portare
a una cura basata sulla proteina per sconfiggere il virus Hiv-1 negli esseri umani.
Anche noi esseri umani abbiamo una versione di questa proteina, ma la nostra non è capace di fronteggiare il virus dell'Aids
e di fatto è anni che i biologi studiano e confrontano le due versioni, umana e di scimmie, di Trim5alfa.
La storia di Trim5alfa ci riporta indietro nel 2004 quando viene per la prima volta identificata la capacità di Trim5alfa
delle scimmie Rhesus di bloccare il virus dell'Aids. Poi poco dopo, con uno studio apparso sulla rivista Current Biology,
ricercatori inglesi hanno scoperto che la proteina delle scimmie è in grado di fornire la resistenza all'Aids per via di una
differenza, rispetto alla versione umana, nel gene che la produce. I ricercatori del National Institute of Medical Research
di Londra avevano cioè identificato una mutazione nella proteina delle scimmie che dà a TRIM5alfa la capacità di bloccare
l'infezione.
Nel nuovo studio i ricercatori Usa hanno analizzato TRIM5alfa delle scimmie amminoacido dopo amminoacido e trovato i sei
amminoacidi cruciali che rendono la proteina delle scimmie (che è fatta di 500 amminoacidi) capace di inibire l'Hiv.
Disattivando questi sei amminoacidi in provetta, infatti, le cellule diventano incapaci di bloccare l'Aids. Infine con uno
speciale microscopio i ricercatori hanno visto in 3D, rendendo la proteina fluorescente, come questa attraverso i sei
amminoacidi interagisce col virus.
Se si riuscisse in qualche modo a modificare geneticamente la versione umana di Trim5alfa per farla divenire simile a quella
delle scimmie, essa potrebbe essere usata contro l'Aids, si potrebbe arrivare a sviluppare una terapia genica efficace contro
l'Aids, indirizzata ai pazienti sieropositivi e basata sull'inserimento del gene di TRIM5alfa modificato all'interno di
cellule immunitarie del paziente non ancora infettate dal virus.
La terapia impedirebbe ai pazienti sieropositivi di sviluppare l'Aids nella forma conclamata. Inoltre grazie a questo studio
potrebbero essere prodotti nuovi farmaci che imitano il meccanismo d'azione di Trim5alfa - meccanismo che, ora che si conosce
il suo segreto, è più facile da chiarire