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Lucca: ragazzine nel baratro dell'alcol, serve più attenzione al problema

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Ragazzine nel baratro dell'alcol «Per ora poca attenzione al problema»
La denuncia del Sert-Usl che punta il dito anche verso i medici


Lucca - Sono circa 400 le persone seguite dal Sert dell'Azienda Usl per problemi con l'alcol. Da ricordare che dal dicembre 2008 è stato istituito presso l'ospedale Campo di Marte il Centro di consulenza alcologico il cui compito è di coadiuvare la Commissione medica locale negli accertamenti finalizzati alla revisione delle capacità fisiche e psichiche per la guida di autoveicoli in casi di violazione dell'articolo 186 del nuovo codice della strada. Al 31 dicembre scorso le persone che seguivano il percorso del Sert erano 388 di cui 292 maschi e 96 femmine. Nel dettaglio 173 maschi e 62 femmine erano seguite presso la sede di Lucca e 119 maschi e 34 femmine al Sert della Valle del Serchio. netta la prevelenza dei residente: ben 366 in totale, a cui si aggiungono 22 persone provenienti da altre zone. Da evidenziare anche il notevole ricambio degli utenti in carico al Sert: sono circa 90 l'anno i nuovi accessi di cui 55 a Lucca e 35 nella Valle del Serchio. Alcuni si fermano a un primo contatto con il Sert (46 le persone nel 2012), mentre gli altri entrano nel giro della «presa in carico» e dunque hanno un programma terapeutico. Non mancano poi i casi per persone che presentano un poliabuso. «Sempre più frequentemente - spiegano all'Azienda Usl - si riscontra la conpresenza fra le diverse sostanze (eroina, cannabinoidi, cocaina e alcol, soprattutto. Prosegue inoltre la gestione dei casi con comorbilità psichiatrica (coesistenza di disturbi da dipendenza e di altri gravi disturbi mentali), oggetto anche di specifici progetti regionali nei quali l'Azienda Usl da anni svolge un ruolo centrale. Prosegue anche l'attività della struttura residenziale "Villa Adelasia" di Nozzano, aperta con un progetto sperimentale nel settembre 2000 e destinata ad ospitare 12 soggetti tossicoalcoldipendenti con doppia diagnosi, ovvero compresenza di disturbi da dipendenza e di gravi disturbi mentali».


Secondo le ultime statistiche in Lucchesia il 21,2 per cento delle persone intervista in età tra 18 e 69 anni può essere considerato un bevitore a rischio: fuori pasto o forte bevitore o binge-drinking, una percentuale di poco superiore alla media nazionale che è del 20 per cento. «Il binge - osservano al Sert - è chi ha bevuto almeno una volta nell'ultimo mese 5 o più (per uomini) e 4 o più (per donne) unità di bevanda alcolica in un'unica occasione: i bevitori a rischio risultano il 14,7 per cento nella fascia di età 25-34, seguita dalla fascia tra 18 e 24 anni (12,5 per cento) ed è maggiore tra gli uomini e tra le persone economicamente più avvantaggiate. I risultati dell'indagine evidenziano che l'attenzione dei medici o degli operatori sanitari verso questo problema è ancora limitata».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)