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Lucchini (Federserd): "Nei Sert 7.000 in cura per gioco d'azzardo"

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Ludopatia, Lucchini (Federserd): Nei Sert 7.000 in cura
"Circa 600-700mila persone con problemi, ma mancano numeri ufficiali"


"Numeri? Nessuno può darli e, soprattutto, quando si parla di gioco d'azzardo non è questo il punto centrale della questione: bisogna prima di tutto chiarire quante persone e quali tipi di servizi si occupano di gioco d'azzardo patologico". Tra stime, allarmi e ricerche più o meno ufficiali interviene Alfio Lucchini, psichiatra e presidente di Federserd, la Federazione che, in Italia, riunisce gli operatori dei Sert e dei servizi legati alle dipendenze. Perché il gioco può, effettivamente, creare una patologia e, come previsto dal decreto Balduzzi, a breve dovrebbe essere introdotto nei LEA (i livelli essenziali di assistenza).


Il gioco d'azzardo patologico è trattato, oggi, proprio come la tossicodipendenza e l'alcolismo e, proprio per questo motivo, un argomento che va "maneggiato" con estrema cautela. "Sono 30 anni che mi occupo di tossicodipendenza e alcolismo e voglio subito chiarire che bisogna fare molta attenzione, soprattutto quando si parla di numeri - ha spiegato Lucchini - Per capire meglio la questione faccio l'esempio dell'alcolismo: l'UE stima 9 milioni di persone a rischio, per l'Italia si parla di 3-4 milioni di soggetti che potrebbero evidenziare problemi seri. Effettivamente nei Sert italiani sono soltanto 70-80 mila le persone in trattamento: un divario che ci fa capire come sia necessario maneggiare con cautela questi numeri. Sul gioco d'azzardo, poi, - ha proseguito - la situazione è ancora meno chiara perché gli studi sono pochissimi".


Federserd fa riferimento ai numeri del CNR e in particolare alle ricerche Ipsad (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs) e Espad. Il primo è rivolto alla popolazione in generale, il secondo approfondisce i comportamenti d'uso di alcol, tabacco e sostanze illegali da parte degli studenti delle scuole medie superiori. "Da un po' di tempo anche il gioco è stato inserito in queste ricerche che, per noi di Federserd, sono il punto di riferimento, al momento, in mancanza di altri studi più mirati e strettamente scientifici - ha detto Lucchini - I numeri del CNR indicano che in Italia le persone che accusano problemi seri sono stimate tra i 500 mila e un milione. Parliamo, dunque, di persone che potrebbero, effettivamente, rivelare una patologia. Tutti gli altri numeri sono fuori da ogni logica. Stimiamo, quindi, - ha proseguito - 600-700 mila persone con problemi, non diciamo 'dipendenti' perché non è il termine giusto quando si parla di disturbi di tipo cognitivo. Dalla stima si arriva, però, al dato effettivo: settemila persone effettivamente in carico dei servizi a fine 2012. Anche in questo caso, dunque, come per l'alcolismo, è chiaro che il dato va preso con molta cautela. Quello che, invece, a noi preme sottolineare è che cinque anni fa erano 700 e oggi sono settemila, un trend crescente mai rilevato prima".


"Il gioco d'azzardo per le sue caratteristiche ha un'alta capacità di attrarre le persone e diventa rischioso per i soggetti che già presentano altre problematiche. Ma siamo contro qualsiasi allarmismo", ha aggiunto Lucchini. Si parla, dunque, di disturbi comportamentali che coinvolgono varie sfere della persona e creano situazioni molto complesse. "Quello che serve, in Italia, è uno studio epidemiologico serio sul gioco, sui costi sociali e sanitari che comporta, e non una semplice raccolta di numeri che vengono da più parti. - ha chiarito ancora il presidente di Federserd - I codici etici, la maggiore attenzione attorno alla materia e le leggi non bastano: bisogna affrontare la situazione in maniera non proibizionista perché parliamo di un ambito che coinvolge la vita di tutte le persone".


Passi avanti sono stati fatti con il decreto Balduzzi: le locandine e le informazioni nelle sale da gioco, i numeri di telefono dei Sert hanno portato, secondo una rilevazione di febbraio, a un aumento del 30-40% di persone in carico ai servizi. E non solo. "Il nostro servizio di help telefonico patrocinato dalla Presidenza del Consiglio, nel primo trimestre 2013 ha registrato un incremento del 300% delle telefonate. - ha proseguito Lucchini - Dl Balduzzi e maggiore pubblicità del servizio da parte dei concessionari hanno inciso su questo aumento: effettivamente, poi, una piccolissima parte delle persone che chiamano ha realmente problemi, la maggior parte vuole essere informata.


Bisogna, insomma, sfatare i pregiudizi e partire dal presupposto che le persone sono intelligenti: lo dimostra il fatto che a maggior parte di coloro che chiama hanno appreso del servizio proprio nei luoghi di gioco". Ciò che preme, a Federserd, è "valutare bene i costi e l'assistenza e capire se si prevede un incremento - ha concluso Lucchini - Io credo che si potrà arrivare, negli anni, a 30-40 mila persone in cura, non di più. La questione costi sociali e sanitari, però, è complessa e va affrontata. L'input deve arrivare dallo Stato che deve attivarsi con società e istituti di ricerca: per farlo, però, serve uno studio scientifico, libero da remore politiche e idee personali, da tendenze proibizioniste e anti-proibizioniste. Il problema non è l'espansione del giocato ma è come si rapportano alcune persone con il gioco".


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)