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Lugano: condannati i tre giovani aggressori

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Sono stati condannati a pene detentive fino a 2 anni e 9 mesi, parzialmente sospese con la condizionale

TICINONEWS

Tre ventenni, poca voglia di studiare e ancora meno di lavorare: sono gli imputati comparsi oggi alle Assise correzionali di Lugano, presiedute dal giudice Claudio Zali, per rispondere a una serie impressionante di reati. Il più grave riguarda l'aggressione del 19 ottobre del 2008, nei pressi del centro scolastico per le industrie artistiche di Molino Nuovo a Lugano.
Un'aggressione che solo per miracolo non ha causato la morte di una delle due vittime, aggredite ripetutamente da un gruppo di sette giovani del quale facevano parte i tre imputati.
Tre giovani senza occupazione, che trascorrevano le loro serate bevendo a dismisura. Dei bulli di quartiere che stando all'atto di accusa, firmato dal procuratore pubblico Nicola Respini, non esitavano per futili motivi a picchiare selvaggiamente le loro vittime. Tirapugni, mazze da baseball erano le armi usate dagli aggressori di Via Brentani.
Due degli imputati ammettono le loro colpe. Uno, cittadino svizzero di origine kosovare, nega di aver fatto parte dell'aggressione. Uno dei tre imputati inoltre è accusato di ripetute minacce per aver intimato a un testimone anche una pistola ad aria compressa di ritirare la denuncia nei suoi confronti.
Respini: '2 anni e 9 mesi al leader del gruppo'
Nel pomeriggio il procuratore pubblico Respini aveva chiesto la conferma integrale dell'atto d'accusa, chiedendo una condanna a 2 anni e 9 mesi per il 19enne considerato il leader del gruppo, 2 anni e 2 mesi per il 20enne kosovaro e due anni per il terzo imputato, cittadino svizzero. Dal canto loro i difensori, gli avvocati Didier Lelais, Marco Cocchi e Roberto Ruggeri avevano chiesto la derubricazione a rissa del reato più grave di aggressione.
Zali: "L'omicidio di Damiano Tamagni non ha insegnato nulla"
In serata è arrivata la condanna: i tre giovani aggressori sono stati condannati a pene detentive fino a 2 anni e 9 mesi. In particolare il leader del gruppo é stato condannato a 2 anni e nove mesi di cui sedici mesi da espiare, due anni e due mesi di cui dodici da espiare per il ventenne kosovaro, due anni sospesi per quattro anni per il ticinese. Durante la lettura della sentenza il giudice Claudio Zali ha detto ai ricordato ai tre imputati come l'omicidio di Damiano Tamgni, avvenuto in circostanze simili ai pestaggi di via Brentani, non abbia insegnato nulla. In mattinata inoltre il giudice Zali ha detto che "alla luce della sentenza della Cassazione sul processo Tamagni, bisognerebbe chiedersi se fatti come quelli che stiamo giudicando oggi non debbano essere rinviati alle assise criminali per il reato di tentato e mancato omicidio anziche aggressione