338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Luoghi comuni sull'alcol: false certezze senza fondamanti scientifici

Luoghi comuni sull'alcol: false certezze senza fondamanti scientifici

7 miti sull’alcol che non sono assolutamente veri


Alcune false certezze che non hanno alcun fondamento scientifico, anzi sono dannose


Gli intrugli degni di una strega non funzionano per l’hangover e tutti i trucchi inventati per barare all’alcol test non funzionano.

Ecco sette luoghi comuni che non sono altro appunto che… luoghi comuni.

Mito numero 1: bere uccide le cellule cerebrali.

E’ vero quando si tratta di alcol in alte concentrazioni (ad uso medico, per sterilizzare), ma l’alcol da bere generalmente non intacca le cellule del cervello. E’ vero però che le funzioni del cervello si riducono, poiché l’alcol produce fenomeni di mancata comunicazione tra i neuroni. Ecco spiegato perché la memoria e le funzioni motorie sono rallentate durante l’ebbrezza.

Mito numero 2: il caffè cura l’hangover.

Il caffè è solo un diuretico, esattamente come l’alcol, e l’unico suo effetto in questo caso è quello di disidratare ancora di più l’organismo. Evitatelo dopo una sbronza, e preferite tonnellate d’acqua da ingurgitare tutto il giorno. Utili sono i carboidrati complessi (un panino, un toast o dei cracker), che riequilibrano i livelli di zuccheri nel sangue e riducono la nausea.

Mito numero 3: mangiare prima di bere aiuta a restare sobrio.

Il cibo assorbe l’alcol, ma ritarda invece che prevenire la sua circolazione nel sangue. Mangiare abbondante prima di bere non salva dallo stato di ebbrezza, anche se è vero che mangiare prima riduce l’effetto dell’hangover il giorno dopo. Insomma, si ha meno mal di testa la mattina successiva.

Mito numero 4: bere migliora le performance a letto.

Spiace dirvelo, ma no. Infatti, inibendo le sensazioni corporee e la sensibilità, inibisce anche l’eccitazione e la rende più difficoltosa. Per gli uomini inoltre, essere sotto influenza di sostanze alcoliche significa avere meno circolazione proprio là dove è più necessaria.

Mito numero 5: non è così difficile ingannare l’etilometro.

Dimenticate tutto quel che avete sentito per neutralizzare l’alito in vista di un controllo, come mangiare mentine o accendere una sigaretta. Il test non intercetta l’alcol dall’odore, ma dalle reazioni chimiche che scatena nell’organismo. Per cui, non bevete e guidate. Grazie.

Mito numero 6: differenti tipi di alcol determinano diversi comportamenti.

Alle persone piace dire che si comportano in un modo particolare se bevono vodka, o che l’effetto che fa loro la tequila è diverso da quello del rum. Non è così: il nostro comportamento deriva da fattori psicosociali e dalle nostre aspettative sulla serata e su ciò che stiamo bevendo, che influenzano la nostra reazione a un certo tipo di bevanda.

Mito numero 7: alcol mischiato agli energy drink? Meno ebbrezza.

Falso. Anzi, ecco la notizia: mischiare alcol ed energy drink può provocare infarti, poiché mentre l’alcol è un vasocostrittore, gli energy drink sono vasodilatatori. Il primo riduce il diametro dei vasi sanguigni, i secondi provocano l’effetto opposto. Meglio evitare.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.105.net/news/tutto-news/182415/7-miti-sull-alcol-che-non.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)