Macchia Valfortore (CB): scuola alcologica
Macchia Valfortore (CB): attivit� della scuola alcologica
Si allarga anche ai comuni limitrofi il programma della scuola alcologica, così come previsto nel progetto speriimentale di volontariato sulla prevenzione dell'alcolismo, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel rispetto della Direttiva 2007 L. 266/91.
Dopo la prima tappa a S.Elia a Pianisi il seminario di lavoro della scuola si terrà oggi e domani nella struttura polivalente di Protezione Civile del comune di Macchia Valfortore.
La seduta si aprirà alle 18 con le iscrizioni dei partecipanti. Seguiranno i saluti del sindaco di Macchia Valfortore, Carozza, del dirigente scolastico, Fantetti, del presidente dell'Associazione dei Genitori del Fortore, Reale e del presidente dell'Arcat Molise, Romanelli, che proseguirà con la lezione su "La Salute ed i comportamenti a "rischio".
Alle 19,30 è previsto il lavoro e la discussione in gruppi su argomenti trattati dalla Romanelli. Il seminario proseguirà sabato con le discussioni in plenaria sulle conclusioni dei piccoli gruppi e la consegna degli attestati. La scuola alcologica territoriale - SAT - è un'iniziativa di educazione sanitaria, promossa dall'Arcat Molise in collaborazione con l'Associazione dei Genitori di S. Elia a Pianisi, Macchia Valfortore, Pietracatella e Monacilioni, relativa a problemi legati all'uso dell'alcol. Intende rivolgersi a tutte le famiglie della comunità cittadina e non solo a quelle che soffrono per un problema legato all'uso dell'alcol.
Quindi, è un'iniziativa di prevenzione primaria per sensibilizzare sui rischi derivanti dall'uso dell'alcol e poterli così evitare. I problemi legati all'uso dell'alcol riguardano non solo il 20% circa della popolazione adulta ma anche i giovani.
La SAT non è una scuola tradizionale: certo ha un insegnante, che in questo caso è la Romanelli, servitore-insegnante di Club oltre che Presidente dell'ARCAT-Molise; ma non ha mura, banchi, registri e voti e perciò si dice territoriale.
La Scuola si basa sul metodo di apprendimento interattivo consigliato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, cioè sul coinvolgimento attivo dei partecipanti e sull'utilizzo delle loro esperienze di vita. E' uno strumento predisposto e studiato per far fronte al dilagante problema dell'abuso dell'alcol.
Il 70% degli italiani consuma bevande alcoliche (circa 9 milioni di persone) e 4 milioni si ubriacano almeno una volta nel corso dell´anno. Lo rivela il rapporto dell´Osservatorio Nazionale Alcol-CNESP dell´Istituto superiore di sanità che ha presentato i risultati nell´ambito dell´Alcol Prevention Day 2010, iniziativa nazionale svoltasi a fine aprile. La percentuale di consumatori di alcol cambia con l´aumentare dell´età. Sono a rischio soprattutto giovani e anziani. La quota di consumatori a rischio in Italia è pari a circa 9 milioni di individui; al di sotto dell´età legale (16 anni) sono a rischio 1 ragazzo su 4 e 1 ragazza su 7. Tra gli ultra 65enni sono a rischio circa 1 uomo su 2 e una donna su 10. La prevalenza di consumatori a rischio è più elevata tra gli uomini che tra le donne. In un anno è aumentata, inoltre, la frequenta dei ricoveri per intossicazione alcolica per i ragazzi sotto i 14 anni d´età: dal 13,8% del 2008 al 17,7% del 2009 (+ 28%). La quota di binge drinkers, infatti, aumenta e raggiunge i valori più elevati per entrambi i sessi tra i 18 e i 24 anni. Circa 600.000 ragazzi di questa fascia d´età ha praticato il binge drinking. Il fenomeno ha colpito anche i ragazzi al di sotto dei 16 anni, età minima legale di divieto di somministrazione di alcol: i valori più elevati si registrano tra le ragazzine di 16-17 anni (quasi il 4% rispetto alla media del 2,8%).
Secondo i dati 2009 del sistema di sorveglianza Passi relativi alle 21 Regioni partecipanti, il 6% degli adulti di 18-69 anni intervistati dichiara di aver guidato sotto l´effetto dell´alcol negli ultimi 30 giorni, cioè dopo avere bevuto nell´ora precedente almeno due unità alcoliche. Questa percentuale sale all´11% se si considerano solo le persone non astemie. La guida sotto l´effetto dell´alcol è un comportamento riferito più spesso dagli uomini (15%) che dalle donne (3%), senza marcate differenze per età, livello di istruzione o reddito. Sono presenti differenze significative nel confronto interregionale (range: 5% Molise - 15% Valle d´Aosta e Calabria); rispetto al 2008 non si rilevano differenze rilevanti. Il 7% degli intervistati riferisce inoltre di aver viaggiato insieme a una persona che guidava sotto l´effetto dell´alcol negli ultimi 30 giorni. Il numero dei decessi a causa di incidenti stradali, infatti, è il medesimo al di sotto dei 24 anni e al disopra dei 65anni e c´è un livello di disinformazione sui livelli di alcolemia consentiti alla guida che nel recente Rapporto Eurobarometer ha relegato gli italiani all´ultimo posto in Europa per conoscenza dei limiti e percezione del rischio del bere alla guida; evidenza che ha sollecitato la necessità di realizzare materiale informativo specifico per i giovani, le prime vittime dell´alcol alla guida, attraverso il nuovo depliant e la locandina Se guidi... non bere che caratterizzano la campagna 2010 del Ministero della Salute .