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Malati di videogiochi fin dall'asilo: la preoccupazione dei genitori

Malati di videogiochi fin dall'asilo: la preoccupazione dei genitori

MALATI DI VIDEOGIOCHI FIN ALL'ASILO: A GENOVA CORSI PER I GENITORI
Al Sert di Quarto 72 posti esauriti per mamme e papà preoccupati per le dipendenze. E per gli adolescenti il rischio dell'autoreclusione nel mondo virtuale


Interi pomeriggi trascorsi davanti allo schermo. Una partita di calcio senza uscire di casa, costruire un'intera città seduti per ore sul divano o darsi battaglia con gli amici, in collegamento web con cuffie e microfono.


E' la "second life" di migliaia di adolescenti genovesi, isolati dal resto del mondo pur essendo sempre iperconessi. Nuove dipendenze per i nativi digitali che da tablet e pc non riescono proprio a staccarsi, tanto da accenderli persino prima di andare a scuola e spegnerli solo nelle poche ore che restano da dedicare al riposo. Giochi di ruolo e games interattivi che diventano una vera ossessione: un ragazzo su tre, tra gli 11 e i 13 anni, soffre di ansia e di sintomi neurovegetativi per l'uso di videogiochi violenti. Tanto che a Genova un Sert, quello di Quarto, organizza percorsi di prevenzione per i genitori di bambini sempre più piccoli.


LE DIPENDENZE
Per iniziare a giocare non è mai troppo presto. Non solo sul computer di casa. Basta avere un cellulare a portata di mano, scaricare l'applicazione per ritrovarsi di nuovo soli, nel mondo parallelo, anche nel luogo più affollato. Secondo le ultime ricerche, i bambini hanno già un cellulare a 9 anni ma la dipendenza virtuale spesso a quell'età è già iniziata .
Ecco quali sono le principali.


HIkikomori - I primi a esserne colpiti sono stati i ragazzi giapponesi ma da qualche tempo dilaga anche in Italia. Difficile riconoscerne i sintomi, spesso si confonde con la depressione e colpisce soprattutto i ragazzi nei primi anni dell'adolescenza. Non si esce più di casa per giorni per restare attaccati al computer in uno stato di autoreclusione. Il sentimento è quello del fallimento quando si capisce che la realtà è ben diversa dal mondo virtuale.


Avatar- I giochi di ruolo sono tra le dipendenze più diffuse tra i giovanissimi che proiettano sui personaggi il proprio ideale di sé e del mondo. Si creano vere e proprie comunità virtuali, gruppi in cui i membri hanno funzioni ben definiti. I ragazzi si immedesimano nel personaggio tanto da considerare quello il mondo reale da cui, invece, si allontanano sempre di più in un rapido processo di alienazione.


Baby App - Apparentemente innocue vengono scaricate dai genitori per calmare i figli. Ovunque. Al ristorante, nella sala d'attesa del medico e in macchina. Spesso dietro a giochi si nascondono le prime insidie con funghetti e frutta colorata. Gli stessi simboli che vengono usati nelle macchinette del gioco d'azzardo.


(...omissis...)


di GIULIA DESTEFANIS e VALENTINA EVELLI


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://genova.repubblica.it/cronaca/2016/02/18/news/la_dipendenza_dalle_tecnologie_inizia_gia_alla_scuola_materna_al_sert_di_quarto_72_posti_esauriti_per_mamme_e_papa_in_tensio-133655621/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)