Malesseri giovanili, "Cosa c'è ke nn va" sbarca a Milano, Napoli e Bologna
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"Cosa cè ke nn va" è un progetto nato in un liceo ennese contro il disagio giovanile che presto sarà riproposto in altre scuole d'Italia, la cui origine è stata al centro di una trasmissione radiofonica di Radio Uno. Il gruppo del progetto è stato infatti ospite degli studi della trasmissione News Generation di Radio Uno, che ha dedicato una puntata alla storia di Erika e al progetto: "Non nutro nessun desiderio di protagonismo - ha spiegato Erika - ma racconto la mia storia perché so che può aiutare le tante persone che vivono la mia stessa sofferenza" (nella foto sopra, da sinistra, Marta Tudisco, Giovanna Fussone, Miriam Colaleo, Flavia Scrimali, Chiara La Porta ed Erika Piccillo).
"Cosa cè ke nn va" è una vera e propria rete di contatti per aiutare e guidare i ragazzi che vivono le più svariate forme di malessere sociale (dal bullismo, all'anoressia, dalla dipendenza delle droghe all'alcolismo) lanciata dal gruppo di coordinamento dell'iniziativa partita quasi un anno fa dal liceo Socio-psico-pedagogico di Enna.
Una delegazione del gruppo si è infatti recata a Roma, alla Direzione generale per le politiche giovanili del ministero dell'Istruzione, per sancire il via a un gemellaggio che coinvolgerà diverse scuole d'Italia e l'organizzazione di una Giornata nazionale sul disagio giovanile prevista per il prossimo novembre. È stato così battezzato il progetto pilota "Cosa cè je nn va" partendo da un incontro-testimonianza che si è tenuto al Liceo scientifico Newton della capitale e che nei prossimi mesi sarà riproposto anche nelle scuole superiori di Napoli, Bologna e Milano.
A raccontare la propria esperienza è stata Erika Piccillo, l'ex studentessa del Pedagogico che al momento vive una fase positiva del suo difficile percorso terapeutico all'interno del tunnel dell'anoressia. Con lei, le giovani studentesse Miriam Colaleo, Chiara La Porta, Marta Tudisco, accompagnate dalle docenti Giovanna Fussone e Flavia Scrimali.