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Malnutrizione: diagnosi precoce

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La malnutrizione è causata dallo squilibrio tra i fabbisogni dell'organismo e l'assunzione delle sostanze nutritive, che può

portare a sindromi da carenza, da dipendenza e da tossicità o all'obesità. La malnutrizione comprende la sottonutrizione, in

cui le sostanze nutritive sono assunte in difetto e la sovranutrizione, in cui le sostanze nutritive sono assunte in eccesso.

La sottonutrizione può essere causata da un'assunzione inadeguata; dal malassorbimento; dall'eccessiva perdita sistemica

delle sostanze nutritive dovuta alla diarrea, all'emorragia, all'insufficienza renale o all'eccessiva sudorazione;

dall'infezione; o dalla dipendenza da droghe. La sovranutrizione può essere causata dall'iperalimentazione;

dall'insufficiente esercizio fisico; dall'eccessiva prescrizione di diete terapeutiche, compresa la nutrizione parenterale;

dall'eccessiva assunzione di vitamine, particolarmente di piridossina (vitamina B6), di niacina e di vitamine A e D e

dall'eccessiva assunzione di oligoelementi minerali.
La malnutrizione (sottonutrizione e sovranutrizione) si sviluppa per stadi, che di solito richie-dono un tempo considerevole.

Per prima cosa, si modificano i livelli delle sostanze nutritive nel sangue e/o nei tessuti, seguiti dalle modificazioni

intracellulari delle funzioni biochimiche e della struttura. In ultimo, si manifestano i sintomi e i segni; ne può derivare

una morbilità e una mortalità.

La chiave per una diagnosi precoce è rappresentata dalla consapevolezza che, in alcune circostanze, le persone hanno un

elevato rischio di sottonutrizione o di sovranutrizione. La sottonutrizione è associata alla povertà e alle privazioni

sociali, verificandosi soprattutto tra i poveri, inclusi alcuni immigrati che provengono da paesi in via di sviluppo. Il

rischio di sottonutrizione è aumentato anche in certi periodi della vita di una persona, cioè, nell'infanzia, nei primi anni

della fanciullezza, nell'adolescenza, nella gravidanza, nell'allattamento e nella vecchiaia. La sovranutrizione è associata

con uno stile di vita sedentario e con la continua disponibilità di cibo, tipici dei paesi più ricchi.Le persone che si

trovano nelle seguenti circostanze possono essere a rischio di malnutrizione.
Infanzia e fanciullezza: a causa dell'elevata richiesta di energia e di sostanze nutritive essenziali, i lattanti e i bambini

sono particolarmente a rischio di sottonutrizione. La malnutrizione proteico-energetica nei bambini che consumano quantità

inadeguate di proteine, di calorie e di altre sostanze nutritive è una forma di sottonutrizione particolarmente grave che

causa un ritardo di crescita e di sviluppo (v. oltre). La malattia emorragica del neonato, una patologia potenzialmente

fatale, è dovuta alla carenza di vitamina K. Le carenze di ferro, di acido folico, di vitamina C, di rame, di zinco e di

vitamina A si possono verificare in neonati e in bambini non adeguatamente alimentati. Nell'adolescenza, il fabbisogno

nutrizionale aumenta perché aumenta il tasso di crescita. Infine, l'anoressia nervosa, una forma di inedia, può affliggere le

ragazze adolescenti.
Gravidanza e allattamento: durante la gravidanza e l'allattamento aumenta il fabbisogno di tutte le sostanze nutritive. Le

aberrazioni dell'alimentazione, incluso il picacismo (consumo di sostanze non nutritive, come la creta e il carbone), sono

frequenti nella gravidanza. Anche l'anemia da carenza di acido folico è frequente nelle donne in gravidanza, specialmente in

quelle che hanno assunto dei contraccettivi orali. In queste donne è attualmente raccomandata la somministrazione di

supplementi di acido folico per prevenire i difetti del tubo neurale (spina bifida) nel feto. Se la mamma è vegetariana, un

neonato allattato esclusivamente al seno può sviluppare una carenza di vitamina B12. Una mamma alcolista può avere un bambino

handicappato e sottosviluppato per una sindrome fetale da alcol, che è dovuta agli effetti dell'etanolo e della malnutrizione

sullo sviluppo fetale.
Età avanzata: un diminuito senso del gusto e dell'odorato, la solitudine, gli handicap fisici e mentali, l'immobilità e le

malattie croniche possono ostacolare l'assunzione di una adeguata alimentazione nell'età avanzata. Anche l'assorbimento è

ridotto, contribuendo probabilmente, alla carenza di ferro, all'osteoporosi (correlata anche alla carenza di calcio) e

all'osteomalacia, dovuta alla mancanza di vitamina D e di esposizione alla luce del sole.
Con l'invecchiamento, indipendentemente dalle malattie o dalle carenze alimentari, si verifica una progressiva riduzione

della massa corporea magra, che si aggira intorno ai 10 kg negli uomini e di 5 kg nelle donne. Ciò spiega la riduzione del

metabolismo basale, del peso corporeo totale, della massa scheletrica e dell'altezza, nonché dell'aumento del grasso corporeo

(in percentuale rispetto al peso corporeo) da circa il 20% al 30% negli uomini e dal 27% al 40% nelle donne. Queste

variazioni, insieme alla ridotta attività fisica, determinano un minor fabbisogno energetico e proteico rispetto agli adulti

più giovani.
Malattie croniche: nei pazienti affetti da malattie croniche, gli stati di malassorbimento (compresi quelli dovuti a

interventi chirurgici) tendono a compromettere l'assorbimento delle vitamine liposolubili, della vitamina B12, del calcio e

del ferro. Le malattie del fegato compromettono l'immagazzinamento delle vitamine A e B12 e interferiscono col metabolismo

delle proteine e delle fonti energetiche. I pazienti con malattie renali, compresi quelli sottoposti a dialisi, tendono a

sviluppare una carenza di proteine, ferro e vitamina D. Alcuni pazienti affetti dal cancro e molti affetti dalla AIDS sono

anoressici, il che complica la terapia. Nei pazienti che ricevono una nutrizione parenterale domiciliare per lungo tempo, più

frequentemente dopo resezioni intestinali totali o subtotali, devono essere evitate, in modo particolare, le carenze di

vitamine e di minerali. Il medico deve assicurarsi che siano assunti in maniera adeguata la biotina, la vitamina K, il

selenio, il molibdeno, il manganese e lo zinco.
Diete vegetariane: la forma più comune di vegetarianismo è l'ovo-latto-vegetarianismo, in cui vengono evitate le carni e il

pesce, ma vengono mangiate le uova e i derivati del latte. Il solo rischio è la carenza di ferro. Gli ovo-latto-vegetariani

tendono a vivere più a lungo e sviluppano meno frequentemente delle condizioni croniche invalidanti rispetto alle persone che

mangiano carne. Comunque, il loro stile di vita include, di solito, un regolare esercizio fisico e l'astensione dall'alcol e

dal tabacco, che possono contribuire al loro migliore stato di salute. I vegetariani non consumano prodotti animali e tendono

a sviluppare una carenza di vitamina B12 che può essere corretta mediante assunzione degli estratti di lievito e dei cibi

orientali fermentati. Anche l'apporto di calcio, ferro e zinco tende a essere basso. Una dieta fruttariana, che consiste

solamente di frutta, è carente di proteine, sali e molte sostanze micronutrienti ed è sconsigliabile.
Diete di moda: molte diete commerciali sono seguite dalla gente per migliorare lo stato di benessere o per ridurre il peso

corporeo. In questi pazienti, i medici devono fare attenzione ai segni precoci della carenza o della tossicità delle sostanze

nutritive. Queste diete hanno causato, infatti, evidenti carenze di vitamine, di minerali e di proteine con disturbi

cardiaci, renali e metabolici, in alcuni casi fatali. Le diete a contenuto calorico molto basso (< 400 kcal/die) non possono

sostenere uno stato di buona salute per molto tempo. Bisogna ricordare, inoltre, che i supplementi di alcuni oligoelementi

minerali, prescritti in alcune di queste diete, hanno provocato degli stati di tossicità.
Alcol o tossico-dipendenza: i pazienti con problemi di alcol o di tossico-dipendenza sono notoriamente inattendibili, quando

interrogati sulle loro abitudini alimentari, rendendo così necessaria una prudente raccolta anamnestica dai familiari e dai

conoscenti. La dipendenza causa uno stile di vita in cui l'adeguata nutrizione ha un'importanza secondaria. Anche

l'assorbimento e il metabolismo delle sostanze nutritive è alterato. Elevati livelli di alcol sono tossici e possono causare

dei danni tessutali, particolarmente del tratto GI, del fegato, del pancreas, del cervello e del sistema nervoso periferico.

I bevitori di birra che continuano a nutrirsi regolarmente possono aumentare di peso, ma gli alcolisti che consumano 1 litro

di liquori forti al giorno dimagriscono e diventano sottonutriti. I tossicodipendenti sono di solito emaciati. L'alcolismo è

la causa più comune della carenza di tiamina negli USA e può essere responsabile della carenza di magnesio, di zinco e di

altre vitamine