Malore in gita scolastica, 18enne muore: è giallo
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Milano - Alcol e droga, poi il malore. Un diciottenne, studente al terzo anno di un istituto tecnico di Roma e in gita scolastica a Milano, è morto dopo esser stato ricoverato d'urgenza in ospedale perché colpito da un malore. I compagni di classe ammettono: "Ci siamo fatti qualche spinello". In realtà sarebbe una malformazione arterio vascolare alla testa una delle cause del coma cerebrale.
Il malore in centro Intorno alle 17 di ieri, R.S. ha cominciato a sentirsi poco bene. Si trovava sotto i portici di corso Vittorio Emanuele, con i suoi compagni di classe, quando ha detto a una professoressa che accompagnava il gruppo di avere "un fortissimo mal di testa". Alcuni amici l'hanno allora accompagnato nella toilette pubblica di un fast food, ma via via il giovane si è sentito sempre peggio, tanto che alla fine è stato chiamato il 118. Lo studente, all'arrivo dei soccorritori, non era già più cosciente.
Il ricovero in ospedale Trasportato d'urgenza alla clinica Santa Rita, è stato subito nel reparto di terapia intensiva perché in coma. Secondo i primi accertamenti della polizia il ragazzo potrebbe aver fumato una canna, dato che in tasca gli hanno trovato una piccolissima dose di hashish. Ma i successivi esami hanno scoperto che soffriva, a sua insaputa, di una grave malformazione arterio vascolare alla testa che sarebbe una delle cause del coma cerebrale. Nelle sue tasche i poliziotti intervenuti sul posto hanno trovato una modica quantità di hashish e in un primo momento non è stata esclusa l'ipotesi che il malore fosse stato provocato dall'uso dello stupefacente.
La morte del ragazzo In tarda mattinata il ragazzo non ce l'ha fatto ed è stata dichiarata la morte cerebrale. "Il ragazzo non reagisce ad alcuno stimolo", ha spiegato il direttore sanitario, Eugenio Vignati. A provocare il malore potrebbe essere stata una emorragia cerebrale dovuta a una "malformazione celebro-vascolare". Di fronte al coma irreversibile la famiglia potrà, se non intervengono miglioramenti, scegliere di donare gli organi oppure di staccare la spina. Le analisi compiute nella notte confermano il quadro che era emerso in serata: il ragazzo è stato colpito da una violenta emorragia cerebrale "verosimilmente" scatenata dall'ingestione di sostanze stupefacenti e alcool che ha impattato su un grosso angioma congenito, di cui il ragazzo non si era mai accorto.
"Non aveva mai visto un dottore in vita sua, era sempre stato bene", ha raccontato il fratello, arrivato da Viterbo nella notte insieme ai genitori. E l'angioma sarebbe magari rimasto silente per ancora molti anni se il cocktail di alcol e marijuana non l'avesse bruscamente svegliato. "Le analisi ematiche mostrano valori alterati", ha spiegato il dottor Vignati: è, dietro la cautela medica, la conferma che le sostanze stupefacenti sono state effettivamente assunte.