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"Mamma beve, bimbo beve": nuova edizione della campagna anti-alcol

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Mamma beve, bimbo beve: nuova campagna anti-alcol
Rischi dell'uso dell'alcol in gravidanza: al via la nuova campagna di Ulss 9 Treviso sponsorizzata da Fondazione Zanetti


Al via la nuova campagna di prevenzione "Mamma beve, bimbo beve" che mira ad informare le future mamme sui danni che provoca l'assunzione di alcol in gravidanza.


Dopo la campagna shock del 2010 e quella del 2011, che ha avuto come testimonial i Papu, la nuova edizione punta a coinvolgere direttamente i cittadini, le giovani donne in particolare, che potranno inviare la loro foto con la locandina della campagna e diventare quindi protagonisti di un video (divulgato poi anche nei locali da ballo) che sarà girato il 29 giugno durante l'Evento M'AMA DAY. Il M'AMA DAY prevede uno spettacolo con la partecipazione di otto cabarettiste in gara in un torneo di battute sul tema della donna e della campagna in questione. L'iniziativa è promossa dall'Azienda ULSS 9 Treviso, sponsorizzata dalla Fondazione Zanetti Onlus e divulgata in collaborazione con il Comune di Treviso, il "Gruppo ALCUNI", FIPE e SILB di Unascom-Confcommercio e l'agenzia Claim.


"Mamma beve, bimbo beve" è un progetto che nasce nel 2009 con l'obiettivo di dare maggiore consapevolezza alle donne in gravidanza sui rischi alcol-correlati nella fase della gestazione. Negli ultimi due anni i dati rilevati dall'Azienda ULSS 9 dimostrano che le giovani future mamme hanno prestato maggiore attenzione al problema, e in molti casi hanno scelto di non assumere alcuna sostanza alcolica proprio grazie all'azione informativa realizzata in maniera capillare.


La nuova campagna social prevede l'utilizzo di mezzi di comunicazione integrata e marketing sociale (locandine, web, social network ed un evento) e, in virtù del coinvolgimento di un numero cospicuo di partner, punta ad ampliare la rete d'azione, rendendo protagonisti gli stessi cittadini, donne in primis, dell'azione informativa di prevenzione.


L'agenzia Claim branding value ha studiato un concept creativo per l'azione di marketing "virale". Il messaggio della campagna "Bere in gravidanza fa male al bambino" si esplicita graficamente in un segnale wireless umanizzato, un feto che richiede amore emanando segnali con le braccia per invitare i lettori a diventare ambasciatori del messaggio. Infatti, l'iniziativa prevede che da oggi chiunque lo desideri possa accedere al sito www.mamaday.it, scaricare la locandina e scattarsi una foto (con la locandina) da inviare allo stesso sito. Inoltre, i materiali per la ricerca di ambasciatori sociali saranno resi disponibili nei locali del territorio dei Comuni serviti dall'Azienda ULSS 9, grazie al supporto di SILB e FIPE Unascom Confcommercio e con il sostegno del Comune di Treviso.


Per promuovere l'azione "virale" il 29 giugno al "Parco degli Alberi Parlanti", grazie alla collaborazione di Francesco e Sergio Manfio del "Gruppo ALCUNI", sarà realizzato uno spettacolo gratuito e aperto al pubblico con una gara umoristica sul tema della donna che vedrà in competizione 8 cabarettiste. Le foto insieme alle immagini della serata del 29 giugno contribuiranno a formare un video che verrà presentato il 9 settembre in occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla sindrome alcol fetale e i disturbi correlati.


La Fondazione Zanetti Onlus che dal 2007 sostiene progetti a favore di minori in difficoltà, ha scelto di sponsorizzare questa nuova campagna perché fermamente convinta della sua importanza e della sua efficacia a tutela della salute dei nascituri.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)