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Manfredonia (FG): troppo alcol e droga tra i giovani

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Disco, "alcool e droga fra i giovani, più controlli e bus-navetta"
Giuseppe de Filippo

 


Manfredonia - "ABBIAMO paura. Ogni volta che i figli escono, ogni volta che vanno in discoteca, il sabato non dormiamo. Nei locali si beve. Tanto. C'è droga. Poi tutti in auto. Chiudi gli occhi. E' tragedia". E' il racconto di una mamma di Manfredonia che, con il marito di fianco, narra a Stato l'incidente subito dal figlio. "Da quel giorno la nostra vita è cambiata". Prime luci di domenica mattina. Fuori da una discoteca. In auto, si parte. I ragazzi hanno bevuto. Abbastanza. Improvvisamente un botto. Il buio. Dopo anni il ricordo: "la mia testimonianza per evitare altre tragedie", dice la signora, che chiede l'anonimato.


"I giovani oggi bevono tanto, troppo. E lo stesso dicasi per la droga". Che c'è, che circola fra i giovani "e gli adulti" spesso accomunati da un medesimo "disprezzo" dal reale. Cosa spinga i ragazzi a farlo è difficile spiegarlo, specie per evitare retoriche da sermoni di un giornale: "mancanza di personalità, voglia di evadere, di divertirsi, disinibizione, forse trasgredire". Soprattutto "un processo di maturazione non compiuto". Nonostante "siano spesso gli adulti i meno responsabili".


Qui Manfredonia. I locali. A luglio 2012, sono 3/4 i principali locali - nell'area di Manfredonia - dove si balla dal sabato al mattino. Problematiche ci sono state per un locale lungo la SS89, con pronunce anche del Tar Puglia (per la sicurezza). Da quest'anno la novità del parcheggio interno e non più con accesso dalla Statale. "Anche se mancano le indicazioni e spesso si va in confusione", dice una fonte. Le aree potenzialmente a rischio sono in verità una ventina. Come potenzialmente a rischio è l'intera SS89, "da Vieste fino a Foggia", dice una fonte. E lo stesso per la SP141, "rifatta nel manto stradale ma che di notte resta un orrore". Specie se i giovani entrano in auto "dopo aver bevuto e aver assunto droghe.


Il 118 "in ritardo". Dopo le tragedie l'indice è puntato spesso verso i controlli. "Devono essere più presenti. Quando mio figlio rimase coinvolto nell'incidente i carabinieri arrivarono in ritardo, l'ambulanza non poteva intervenire se non fossero intervenuti i militari". Infatti, in quella notte "un giovane arrivò a prendere a pugni l'autista del 118?: "Caz.o, vuoi intervenire, questo ci muore...". Il ragazzo, comunque pregiudicato, avrebbe subito una condanna pari a 2 anni di custodia detentiva tra carcere e domiciliari.


Le forze dell'ordine. Per quanto riguarda le forze dell'ordine: dalla raccolta dati, da mesi, il servizio di pattugliamento sarebbe effettuato con maggiore frequenza nei fine settimana. In considerazione del periodo estivo, il personale sarebbe ridotto, con difficoltà di controllo durante l'accesso e le uscite dalle discoteche. Si segnala la presenza di pattuglie, anche con ritiro di patenti dopo controlli con l'etilometro, in occasione dell'inaugurazione di una discoteca sulla SS89. Servizi di pattugliamento vengono svolti anche in altri punti delle citate arterie stradali. "Ma non basta - dice la mamma - dovrebbero organizzarsi i gestori dei locali, il Comune, gli Enti e le istituzioni".


"Servono i bus-navetta, come in Romagna". "Invece di finanziare iniziative inutili, dalla Primavera all'estate, a partire dai sementi nelle bustine ai manfredoniani, non potrebbero allestire dei bus navetta per le discoteche?" dice la signora. "Come sperimentato in altre zone d'Italia?". Dei bus navetta dunque con partenza dopo la mezzanotte (considerando che nei locali si balla minimo dalle 2) con ritorno alle 6 del mattino, quando le discoteche "chiudono le saracinesche". "Chiudono somministrando alcolici fino alla fine - dice la mamma - del resto il loro guadagno sta proprio in questo, nonostante i ragazzi siano svegli e portano con loro bottiglie di alcolici". Si ricorda che spetta ad ogni singolo Ente emanare i relativi decreti - come fatto anche a Manfredonia, o di recente dal neo sindaco Fentini alle Tremiti - indicando gli orari di apertura/chiusura dei locali, come quello per la somministrazione di alcolici.


Per le discoteche, ad esprimersi è stata spesso la Giurisprudenza: si pensi alla pronuncia della Corte Costituzionale con la conferma, nel 2010, del divieto di somministrazione di alcolici nelle discoteche dopo le 2. Al tempo la Consulta era stata chiamata a pronunciarsi in merito ad un ricorso relativo alla chiusura di una discoteca di Ravenna - disposta dal Prefetto - in quanto il locale continuava a vendere alcolici dopo le 2 di notte nonostante i divieti vigenti.


In generale nelle discoteche la prima consumazione alcolica è sempre inclusa nel biglietto di ingresso. Una seconda consumazione ha un prezzo in media che vai dai 7 ai 10€. In alcune discoteche il prezzo cambia in base al tipo di cocktail che si prende.


Le leggi. Dalla Riforma del Codice della Strada e dal Codice penale, emerge il divieto per i pubblici esercizi di somministrare alcolici ai minori, agli ubriachi, agli infermi di mente; il divieto per tutti i pubblici esercizi di intrattenimento e non (discoteche, pub, locali serali, night, bar, ristoranti, circoli ricreativi, culturali e sportivi, alberghi ed altri esercizi ricettivi, agriturismi, stabilimenti balneari) di somministrare alcolici dalle ore 3 alle ore 6 di notte (Riforma Codice Strada). Limiti naturalmente per i per i locali lungo le autostrade e le superstrade.


Inoltre da ricordare: la messa a disposizione della clientela presso l'uscita del locale di un etilometro di tipo precursore chimico o elettronico; l'esposizione all'entrata, all'uscita e all'interno del locale apposite tabelle che riportino la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica e le quantità espresse in centimetri cubici.


"Faccio una mia personale stima che, considerando le mie esperienze personali e di lavoro, ritengo molto reali: l'80-90% dei giovani in discoteca eccedono con l'alcool; molti assumono droga, compreso il facile consumo di cocaina, non più droga dei ricchi dato che si vende a due lire con le minidosi. Ad impegnarsi dovrebbe essere tutti: a cominciare dai genitori, che devono diventare più responsabili, dei punti di riferimento e dunque la scuola, le parrocchie, le chiese. Sembrano discorsi fatti, retorica, invece, servono punti di riferimento dove i giovani possano parlare, esporre le proprie ansie e paure".


Ma per la mamma di Manfredonia la vera risoluzione del problema è rappresentata dai bus-navetta. Si ricorda che nell'intero 2009 su 4.237 morti per incidente stradale, 950 avevano un'età compresa tra 18 e 29 anni e il 42,9 per cento di queste giovani vittime- 408 ragazzi - ha perso la vita di notte, tra le 22 e le 6 del mattino (Fonte ACI-Istat). L'alcol e la droga sono tra le cause principali di questa strage: secondo una stima dell'Istituto Superiore di Sanità, gli incidenti provocati da conducenti in stato psicofisico alterato da alcol e droga corrispondono al 30 per cento del totale dei sinistri che avvengono nel nostro Paese. Numerosi i controlli, i ritiri delle patenti - causa tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o risultati positivi al test antidroga - le confische dei veicoli.


"Si attivassero le associazioni di volontariato, ma senza divisa; non possono le forze dell'ordine per carenza d'organico, per mancanza di pattuglie? Allora ci pensassero altri giovani, altri volontari; fuori dalle discoteche a prevenire le tragedie conducendo e controllando i giovani. Ma soprattutto, e mi appello al sindaco Riccardi, istituisse i bus-navetta, dei mezzi che conducano i giovani fino alle discoteche prima e dopo l'uscita". E il ricordo torna a quella notte: "il botto, il buio, gli occhi che si aprono, la telefonata: signora suo figlio....".


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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)