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Manfredonia: giovani e alcol, il Ser.T lancia l'allarme

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Manfredonia: giovani e alcol, il Ser.T lancia l'allarme
Giovani e alcol, un binomio distruttivo, che nella nostra città, così come nell'intero Paese, sta facendo registrare una crescita

esponenziale. Basta fare un giro per le strade del centro e nei locali, specie il sabato sera, per rendersi conto dello stato "d'ebbrezza"

piuttosto elevato tra i giovani e giovanissimi sipontini. Ma ciò che preoccupa è che l'allarme venga non da un semplice cittadino, casuale

osservatore della movida notturna, bensì dal Direttore del Dipartimento di Dipendenze Patologiche e Responsabile del SerT (Servizi per le

Tossicodipendenze) di Manfredonia, il Dott. Matteo Giordano. Infatti, in una recente lettera al Sindaco, il Direttore, prendendo spunto dalle

ordinanze sindacali sui rumori molesti e sul degrado urbano, lo invita a porre l'attenzione su un'emergenza: l'abuso e dipendenza da alcol,

ritenuta di notevole importanza per la cittadinanza. Nella lettera, oltre ad essere citati i dati nazionali e dell'Ocse sull'abuso di alcol

che "in Europa è la prima causa di decesso tra i giovani dai 15 ai 29 anni", vengono riportati anche quelli relativi alla città di

Manfredonia, che pur essendo abbastanza datati perché riferiti ad uno studio del 2003 (riguardante una popolazione giovanile tra i 14 e i 30

anni), ne confermano, anzi ne sottostimano, secondo Giordano, in linea con l'aumento di consumo a livello europeo, la tendenza attuale; "il

12% dei maschi e il 3% delle femmine di Manfredonia arriva a consumare da 5 a 10 bevande alcoliche in una giornata, modalità predittiva di

comportamenti d'abuso; il 6,6% dei maschi e il 2,9% delle femmine bevono da soli, comportamento che può fare sospettare un avviamento alla dipendenza vera e propria; il 5% circa della popolazione giovanile di Manfredonia è fortemente a rischio di abuso/dipendenza". Questo ci conferma come, già da allora preoccupanti, questi dati facciano scalpore e obblighino tutti, a partire dalle Istituzioni Pubbliche, a sviluppare una serie di riflessioni sulla questione e sulle possibili azioni da mettere in campo per frenare questo fenomeno. Varie iniziative sono state attivate negli anni dal SerT di Manfredonia, tra cui ricerche sul campo, seminari, attività di informazione nelle scuole, ma che trovano limiti e criticità nel momento in cui il tutto è legato a risorse economiche che terminano e non vengono rinnovate e alla scarsità di risorse umane di cui il SerT soffre costantemente. "L'uso di bevande alcoliche nel nostro territorio, e non solo, è un prodotto della nostra cultura" ribadisce il Direttore, e per questo non servono misure proibitive, bensì una forte opera di sensibilizzazione rispetto all'uso di alcol attraverso le principali agenzie di socializzazione (scuole, parrocchie, associazioni, luoghi di lavoro, mass media, etc.), protocolli "Etici" con i gestori di locali pubblici in cui vengono servite bevande alcoliche, protocolli di collaborazione con le forze dell'ordine, gestori di locali e scuole guide per agire sulla diminuzione degli incidenti stradali alcol-correlati, etc. Buoni, anzi, ottimi propositi quelli del Dott. Giordano, ma che senza un'assunzione di responsabilità da parte dell'intera cittadinanza, in tutte le sue varie articolazioni sociali, rischiano di rimanere tali.
Luisa Buonpane


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)