Manfredonia: si allarga sul territorio la rete di sostegno agli stranieri
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Tom e Jerry alleati di solidarietà
Cresce il numero di stranieri a Manfredonia: all'anagrafe (parliamo, quindi, di immigrati regolari), al 31 dicembre dello
scorso anno ne erano registrati 1070, di cui 138 minori. Spulciando i dati si rileva un aumento notevole della presenza
femminile, che ha superato quella maschile per le nazionalità bulgara, polacca, ucraina e soprattutto rumena: dei 268 rumeni
in città, 152 sono donne. Ma è una situazione che si evolve giorno dopo giorno.
Se questi, infatti, sono gli stranieri regolari, un discorso a parte meritano gli irregolari, in particolar modo quelli
provenienti dai paesi europei. Sono le ‘presenze invisibili' delle campagne e dei dintorni di Manfredonia; in molti,
probabilmente, spinti da questo gelido inverno a lasciare le zone interne della Capitanata, aspettando la ripresa dei lavori
agricoli. Uno scenario che desta preoccupazione per le condizioni di precarietà igienica e sanitaria in cui questa gente si
ritrova a vivere.
Proprio per avvicinare i migranti irregolari al Servizio Sanitario e invitarli a usufruire dei servizi offerti, l'Asl Foggia
ha stipulato una convenzione con l'Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti e per il
contrasto delle Malattie della Povertà.
A Manfredonia ci sono tre operatrici con il compito di facilitare il rapporto degli irregolari con i servizi sanitari; ma per
raggiungere gli obiettivi prefissati bisogna coinvolgere altri interlocutori sul territorio: Servizi Sociali, associazioni,
cooperative sociali impegnate nel settore...Quella rete che, quando dialoga e si muove, riesce a dare risultare positivi.
Presso i Servizi Sociali di Manfredonia ci sono già state diverse riunioni, con le operatrici e mediatrici interculturali
convenzionate con l'Asl, con il Consultorio Familiare, con il Centro Salute Mentale, con le associazioni ‘Migrantes' e
‘Capitanata Solidale', per cercare insieme il modo di avvicinare gli irregolari, abbattendo il clima di paura e diffidenza
con l'aiuto di figure significative delle varie comunità.
Tra le proposte, quella di padre Arcangelo Maira punta a promuovere incontri presso la casa degli Scalabrini con le comunità
dell'Europa dell'est: appuntamenti di natura religiosa, ma anche occasioni per riunirsi e incontrarsi.
Un'altra emergenza è costituita dalle dipendenze, quella da alcol in particolare: il dottor Teddy Giordano, direttore del
Dipartimento dipendenze patologiche dell'Asl Foggia e responsabile del SerT, ha spiegato che gli interventi del Piano Sociale
di Zona prevedono azioni di prevenzione anche per gli immigrati.
A questo proposito Samira Chahbane, mediatrice interculturale presso l'INMP Asl-SerT di Manfredonia, ha realizzato alcune
‘strisce' con due personaggi dei fumetti popolarissimi in Africa, Tom e Jerry: un chiaro messaggio di accoglienza, cura e
riabilitazione per chi è affetto da forme di dipendenza patologiche, realizzato con il supporto di psicologi e operatori del
SerT e tradotto in arabo, francese e inglese, oltre che in italiano. Il gruppo di lavoro continuerà a riunirsi
periodicamente, e il prossimo incontro si terrà a breve.
"Si tratta di monitorare continuamente una situazione in movimento. In particolare c'è da affrontare la questione dell'
inverno - dichiara l'assessore alla Solidarietà del comune di Manfredonia, Paolo Cascavilla - con la predisposizione di un
luogo che possa permettere anche ai senza fissa dimora di ripararsi dal freddo".
Intanto, continua a girare per la città e nei dintorni un automezzo dell'associazione Paser, fornito di indumenti pesanti,
coperte e prodotti alimentari per ogni evenienza.