Mantova: più controlli fuori dai ristoranti
alcol alcolisti prevenzione giovani alcolismo
«Sembra quasi che l'abuso di alcol oggi sia una prerogativa solo dei giovani. La prevenzione deve essere diretta a tutti. I controlli vengono effettuati all'uscita delle discoteche ed è giusto, ma andrebbero fatti anche fuori dai ristoranti». Lo psichiatra Enrico Baraldi e Alessandro Sbarbada di Apcat Mantova (club degli alcolisti in trattamento) hanno le idee chiare: l'uso smodato dell'alcol è una piaga sociale e riguarda anche «gli adulti della borghesia mantovana». A settembre verrà pubblicato un loro libro dal titolo ‘Vino e bufale'. Il tema della pubblicazione? La posizione ambigua delle istituzioni sul problema. Anche di quelle mantovane. «L'alcol è un business ed è per questo che l'informazione sui danni che produce non è chiara. Il bicchiere di vino a tavola fa male, ci sono studi medici che lo confermano - proseguono - chiunque è libero di berselo ma deve essere informato. I telegiornali fanno disinformazione sul tema e le istituzioni patrocinano iniziative incentrate sull'alcol». Insomma, l'emergenza alcol c'è ed è espressione di una cultura dell'utile economico e non della salute fisica. «Una festa della birra produce più utili di una festa della musica: ecco perchè la prima viene promossa dall'opinione pubblica e a volte dalle istituzioni» conclude Baraldi.