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Marche: cala la produzione di vino: 5% in meno rispetto al 2008

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COLDIRETTI MARCHE
Sembra, invece, essere stato scongiurato il rischio di un anticipo della raccolta per le elevate temperature. "La nostra attenzione è oggi rivolta soprattutto alle tematiche di mercato", spiega il presidente Giannalberto Luzi
Pesaro - Cala anche se di poco la produzione di vino, con una qualità che si annuncia tra buona e ottima, ma l'annunciato anticipo della vendemmia a causa del caldo sta riguardando solo i vigneti più giovani mentre il grosso delle operazioni partirà tra un paio di settimane. E' il punto della situazione sulla campagna 2009-2010 per il settore vitivinicolo regionale fatto dalla Coldiretti Marche sulla base delle previsioni dell'enologo Alberto Mazzoni.
Quest'anno la produzione attesa di vino si attesterà sugli 830mila ettolitri, il 5% in meno rispetto allo scorso anno. Di questi, circa 700mila ettolitri saranno a denominazione di origine. Secondo l'analisi di Coldiretti, l'andamento climatico è stato sostanzialmente identico in tutte le province. Il tutto per una qualità delle produzioni che si annuncia comunque buona-ottima. "Ma la nostra attenzione è oggi rivolta soprattutto alle tematiche di mercato - spiega il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi - con l'obiettivo di sostenere un settore chiave per l'economia e l'immagine della nostra regione".
"Quest'anno il comparto dovrà poi fare i conti con la nuova organizzazione comune di mercato che propone alcuni strumenti di sostegno - aggiunge il direttore Alberto Bertinelli - anche se non si possono dimenticare lo scandaloso via libera a pratiche come l'aggiunta di zucchero nel vino per aumentare la gradazione, il vino senza alcol o il vino fatto con la frutta, mentre siamo fortunatamente riusciti a bloccare la possibilità di fare il vino rosé mescolando vino bianco e rosso".
Sembra, invece, essere stato scongiurato il rischio di un anticipo della raccolta causato dalle elevate temperature. "Le operazioni vendemmiali sono già state avviate per i vigneti più giovani, che hanno sofferto più degli altri lo stress idrico dovuto al gran caldo ma il grosso delle operazioni prenderà il via dalla metà di settembre - spiega l'enologo Alberto Mazzoni - per arrivare fino alla prima settimana di ottobre per i rossi come il Montepulciano".