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Marghera (VE): alcol, cresce l'abuso tra i giovani

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Alcol, cresce l’abuso tra i giovani

La piaga dell’alcolismo ha subìto negli ultimi tempi uno sviluppo che, a Marghera ma non solo, riguarda sempre di più i giovani. Per combattere questa problematica, solo nella Municipalità di Marghera sono presenti due associazioni che interagiscono e che, in collaborazione con la Municipalità stessa, stanno cercando le soluzioni migliori per trovare un rimedio all’alcolismo in aumento.

Proprio da queste considerazioni e da un incontro tra la quarta commissione (Politiche sociali) della Municipalità e i volontari dell’associazione Gruppi Familiari Al-Anon svoltosi pochi giorni fa, nasce l’idea di una tavola rotonda da organizzare in autunno, aperta a tutti i cittadini e utile per presentare i gruppi operativi e fare il punto dell’intera situazione.

Per quanto riguarda Marghera, i dati forniti dalle due associazioni che si dividono la sede di via Fratelli Bandiera, vale a dire gli Alcolisti Anonimi per i bevitori e gli Al-Anon per i familiari, coincidono nel dimostrare un’espansione del fenomeno, soprattutto a livello giovanile. «Attualmente», spiega un volontario degli Alcolisti Anonimi, «seguiamo circa una ventina di casi, ma il numero varia continuamente perché spesso chi si presenta ai nostri incontri non segue l’intero percorso ma si limita a qualche seduta».

Sono per la maggior parte italiani, mediamente di trent’anni o poco più, quasi sempre con una situazione già difficile alle spalle e spinti dalle preoccupazioni delle famiglie. «Però», aggiungono i volontari, «sono in aumento i casi di ragazze anche molto giovani, spinte più che altro dalla voglia di emergere nel gruppo, e che bevono superalcolici».

Anche i familiari che si affidano all’altra associazione raggiungono più o meno lo stesso numero. «Dal 1994, anno dal quale siamo attivi a Venezia», spiega la signora Maria, volontaria dell’Al-Anon, «abbiamo seguito centinaia di contatti. Attualmente sono 25 le persone provenienti dalla zona che si affidano all’associazione. I problemi che ci riguardano sono soprattutto il fatto che non di rado un figlio di alcolista sceglie come partner un altro figlio o un alcolista vero e proprio. Può anche capitare che si lascino andare a loro volta ai margini della società. Inoltre, data la difficoltà emotiva, spesso capita che i familiari stessi neghino la situazione o manifestino comportamenti errati come il vittimismo».

Dato l’evolversi della situazione e la convinzione che il problema abbia bisogno anche di un confronto pubblico, Al-Anon e Municipalità si stanno accordando per organizzare tra settembre e ottobre prossimi una tavola rotonda aperta a tutti i cittadini in una delle sedi della Municipalità di Marghera, alla presenza delle istituzioni, dei professionisti che collaborano e dei volontari delle Associazioni. L’intenzione degli organizzatori di questa iniziativa è quello di coinvolgere, data la preoccupante crescita del problema nelle fasce adolescenziali, il mondo della scuola e gli operatori del Tribunale dei minori.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)