Marian è tornato a casa
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Ha salutato in questo modo gli angeli custodi della sala operativa sociale di Prefettura e Provincia di Latina che lo avevano accompagnato fino a Bratislava. E' tornato a casa Marian Brezani, 41 anni, slovacco, da dodici anni alcolista di strada a Latina, grazie al rimpatrio volontario assistito. L'uomo da anni chiedeva l'elemosina davanti all'Immacolata. Per dormire si riparava nell'ex campo profughi, nelle baracche del canale o altri luoghi di fortuna. L'anziana madre e i due fratelli non avevano più speranze di rivederlo. «Credevamo fosse morto» hanno detto , al telefono, in risposta ai funzionari del Consolato slovacco di Roma, attivato dalla sala operativa sociale di Latina. Non si sa perché Marian sia venuto a Latina; di certo la dipendenza dall'alcol e la vita estrema hanno minato, irreparabilmente, la sua salute. Gli angeli custodi si sono occupati di tutta la parte organizzativa, i documenti, l'accompagnamento. L'assessore alle politiche sociali della Provincia, Fabio Bianchi, ha spiegato che «Dietro un'operazione come questa c'è il lavoro di tante agenzie che hanno collaborato per un medesimo obiettivo. Rimane l'amarezza per la malattia di questo ragazzo ma ci consola il fatto che ora sarà accudito anche dalla madre e dai fratelli». Il viaggio è stato finanziato dal Comune di Latina. L'Assessore Stefano Galetto ha sottolineato come, in questo momento, con le tende per i senzatetto piene tutte le notti, quella dei rimpatri volontari sia la soluzione umanitaria più adeguata.!