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Marijuana alla guida: raddoppiano gli incidenti
Fonte: Epidemiologic Reviews
Titolo originale e autori: Marijuana Use and Motor Vehicle Crashes. Epidemiologic Reviews, Ott 2011, In press -Li MC, Brady JE, DiMaggio C J,

etAl
La marijuana rappresenta la sostanza psicotropa riscontrata più frequentemente negli automobilisti alla guida dopo l'alcol, e numerosi studi

cercano di stabilire il ruolo di tale droga nel causare incidenti stradali.
Secondo un sondaggio nazionale americano, nel 2009 sono stati oltre 10 milioni gli automobilisti che hanno guidato sotto l'effetto di

sostanze illecite. Inoltre, ad aggravare indirettamente il fenomeno ha contribuito anche la depenalizzazione dell'uso di marijuana per scopi

terapeutici adottata in 16 stati americani e nel distretto di Columbia.
Per esaminare il rapporto tra uso di marijuana da parte dei conducenti e rischio di incidente stradale, i ricercatori della Columbia

University hanno realizzato una meta-analisi di nove studi epidemiologici, pubblicata sulla rivista Epidemiologic Reviews. L'analisi indica

che il 28% dei conducenti morti e oltre l'11% della popolazione generale dei conducenti sono risultati positivi per sostanze psicoattive

diverse dall'alcol, e la marijuana rappresenta la sostanza più frequentemente rilevata. Inoltre, è emerso che i conducenti alla guida sotto

effetto di cannabis hanno molte più probabilità di essere coinvolti in incidente stradale rispetto ai conducenti sobri.
In particolare, gli automobilisti risultati positivi alla marijuana o che ne riferiscono il consumo hanno una probabilità doppia di essere

coinvolti in un incidente. I ricercatori hanno anche trovato prove che dimostrano come il rischio di incidente aumenti con la concentrazione

di metaboliti della marijuana riscontrata nelle urine e la frequenza d'uso auto-riferita. Lo studio, concludono i ricercatori, anche se

necessita di ulteriori conferme sul ruolo della guida sotto effetto di marijuana nel causare incidenti stradali, pone importanti implicazioni

per la sicurezza stradale e l'ordine pubblico.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)