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Marijuana: in dubbio i suoi effetti sul QI
di Claudia Moschi

Secondo un rapporto dello scorso anno, l'uso smodato di marijuana in età adolescenziale riduceva il QI sul lungo peridodo. Tuttavia un nuovo studio norvegese condotto dal Centro di Ricerca Economica Ragnar Frisch contesta proprio questa teoria. Secondo Ole Rogeberg, la precedente ricerca non ha preso in considerazione troppi fattori fondamentali. Lo scienziato sostiene che il declino medio del QI emerso nel vecchio studio possa essere dipeso dalle differenze nello status socio-economico del campione osservato. Rogeberg ha messo a punto una simulazione al computer che prendeva in considerazione le differenze economiche e ha dimostrato che i risultati erano identici a quelli attribuiti all'utilizzo di cannabis. Rogeberg non ha affermato che questa sua spiegazione fosse quella definitivamente corretta, ma ha insistito sulla necessità di smentire il vecchio studio poiché incompleto e parziale.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)