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Marijuana legale, New York Times si schiera: "Fa meno male dell'alcol, e il divieto ha grandi costi sociali"

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Marijuana legale, New York Times si schiera: "Fa meno male dell'alcol, e il divieto ha grandi costi sociali"

Nel coro di coloro che chiedono la legalizzazione della marijuana negli Stati Uniti si è aggiunta una voce che sarà difficile ignorare. Stiamo parlando del New York Times, il quotidiano più autorevole d’America e non solo, che in un editoriale dal titolo “Repeal Prohibition, Again” esprime con forza il suo sì alla legalizzazione federale della cannabis.

Come è facile intuire, si tratta di un importantissimo endorsement nella battaglia per la fine della proibizione della marijuana, che negli Usa risale al 1937.

Il board editoriale del quotidiano ha lanciato il primo capitolo di una serie composta da sei parti in cui si chiede la fine della “proibizione” della marijuana sulla base di un ragionamento molto semplice: “i divieti correnti infliggono alla società danni molto maggiori rispetto a una sostanza molto meno pericolosa dell’alcol”. La serie interattiva verrà pubblicata sul sito del Times dal 26 luglio al 5 agosto con il titolo: “High Time: An Editorial Series on Marijuana Legalization”.

La prima parte, quella dedicata ai diritti degli Stati, è accompagnata da un blog di Andrew Rosenthal, in cui il giornalista spiega che la decisione di sostenere la battaglia per la legalizzazione è stata “long in the making”, ossia frutto di una lunga e attenta discussione. “Via via che sempre più stati liberalizzavano le loro leggi sulla marijuana, ribellandosi apertamente al divieto federale, è diventato chiaro ai nostri occhi che serviva un approccio nazionale alla questione”.

Il comitato editoriale spiega che, dopo aver soppesato i pro e i contro della legalizzazione, la bilancia pendeva chiaramente verso la fine del divieto. Il Times riconosce che esistono preoccupazioni legate ad alcune forme di utilizzo della marijuana, come ad esempio da parte dei minori. Per questo il quotidiano propone regole restrittive per chi ha meno di 21 anni. Riguardo ad altre perplessità sociali, legali e sanitarie, il Times scrive che “non ci sono risposte perfette… ma non esistono neanche risposte del genere per il tabacco o per l’alcol”. E poi – prosegue il ragionamento – queste preoccupazioni appaiono minime se confrontate con i “vasti costi sociali” delle leggi sulla marijuana.
Scrivono i giornalisti del Times:

Nel 2012 ci sono stati 658.000 arresti per possesso di marijuana, secondo i dati dell’ F.B.I., rispetto ai 256.000 arresti per cocaina, eroina e derivati. Ancora peggio, il risultato è razzista, ricadendo in maniera sproporzionata sui giovani neri, rovinando le loro vite a creando nuove generazioni di carriere criminali”.

Come fa notare Politico, “il Times è il primo grande quotidiano americano a sostenere pubblicamente la legalizzazione della marijuana”. Una posizione ancora più rilevante se si considera la storia del Times, che in passato è sempre stato abbastanza conservatore sul fronte della legalizzazione. L’autorevolezza della testata da cui viene l’appello per lo stop alla proibizione porterà verosimilmente la discussione a un nuovo livello.




(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare sulla rivista "Mission" - 40/2013 al seguente link:
http://www.sostanze.info/articolo/marijuana-legale-new-york-times-si-schiera-fa-meno-male-dellalcol-divieto-ha-grandi-costi-s


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)