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Marijuana: modalità e problematiche di assunzione

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MARIJUANA E HASHISH

La marijuana si fuma. L'hashish si fuma mescolato a tabacco, o si ingerisce in preparazioni particolari (pillole, infusi, pasticcini, torte).

In certi paesi, viene a volte assunto insieme all'oppio. Il THC si assorbe immediatamente con il fumo e l'effetto - facilmente dosabile con

un po' di esperienza - si manifesta in pochi minuti (la marijuana in genere contiene il 3-5% di THC, l'hashish il 7-14%). Molto più lento è

l'assorbimento per via orale: gli effetti - che dipendono dalla dose assorbita e sono molto più imprevedibili per intensità e durata rispetto

a quelli ottenuti fumando - si manifestano dopo 30-40 minuti o più. La durata varia dalle 3 alle 5 ore circa, o anche più nel caso di alte

dosi o dopo assunzione orale. Il THC viene eliminato molto lentamente e permane nell'organismo, soprattutto nel tessuto adiposo, per molto

tempo (settimane). E' possibile che questo fenomeno sia alla base del fatto per cui, con il consumo quotidiano, si ha bisogno di dosi minori

rispetto a quelle iniziali per raggiungere lo stato desiderato.
Da un punto di vista farmacologico, il THC ha una tossicità acuta assolutamente trascurabile, tanto che non si è mai riusciti a calcolare la

dose letale. Non sono documentati casi di morte direttamente dovuti a una dose eccessiva di THC. Il rapporto fra dose tossica e dose efficace è nell'ordine delle migliaia di volte e farmacologicamente la Cannabis è una delle sostanze più sicure. Diverso è il discorso legato ai suoi

effetti psicoattivi: sebbene raramente, sono state descritte reazioni anche gravi di ansia, panico e sensazioni di depersonalizzazione. La

tossicità cronica è più difficile da valutare. Fumare marijuana (come accade con il tabacco) porta inevitabilmente nei polmoni sostanze

cancerogene derivanti dalla combustione. E' stato sostenuto - ma non provato - che l'uso cronico di THC potrebbe avere effetti depressivi sul

sistema immunitario. Secondo alcuni studi, il THC avrebbe effetti negativi sulla memoria e sull'apprendimento, mentre avrebbe effetti

positivi sulle associazioni mentali, che diventano più ricche, varie e originali. E' quindi possibile che l'uso cronico possa interferire con

la capacità di studio o di lavoro: negativamente quando è richiesta costantemente un'alta efficienza intellettuale, e positivamente quando è

richiesta soprattutto creatività e fantasia. Come tutti i farmaci psicoattivi che alterano le percezioni e le sensazioni, e in particolare

quelle visive, uditive, propriocettive (cioè che riguardano le sensazioni sull'esatta posizione e sui movimenti delle varie parti del nostro

corpo) e spazio-temporali, il THC può essere pericoloso quando si devono compiere lavori di precisione, o che richiedono attenzione,

vigilanza, raziocinio, coordinamento dei movimenti e prontezza di riflessi. In particolare, ovviamente, non si dovrebbe mai guidare l'auto o

usare attrezzi o macchinari pericolosi sotto gli effetti della Cannabis. Tuttavia, diversi studi non hanno evidenziato una maggior frequenza

di incidenti automobilistici in relazione al consumo di derivati della Cannabis.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)