Marina di Ragusa: niente alcol nè decibel esagerati, i locali pronti alla disobbedienza civile
Marina di Ragusa: niente alcol nè decibel esagerati, i locali pronti alla disobbedienza civile
di Sonia Iacono
Ragusa - Disobbedienza civile; sembra l'implicito invito che Antonello Firullo, il leader dei balneari siciliani, fa ai suoi.
Disobbedienza civile contro le ordinanze di divieti vari ed eventuali disposti dai sindaci. Tassativi quelli di Vittoria e
Scicli; un attimo più permissivo quello di Ragusa. Ma niente alcool dopo una certa ora (mezzanotte dalla domenica al giovedì
e l'una il venerdì, il sabato e nei gironi centrali dell'estate) e niente "musica a palla" dopo l'una da domenica a giovedì e
dopo le due il venerdì, sabato e le due settimane centrali d'estate.
E se si sgarra, sono multe salate. Una sorta di capestro inserito nel sistema di divieto generale d'ogni estate che, secondo
Firullo, annienta l'economia di settore al punto da pensare e proporre ai suoi associati di non pagare le tasse comunali
contro quei sindaci che li soffocano con tutte queste proibizioni. Ma perché queste scelte così drastiche
C'è qualche sindaco un attimo più di manica larga. Ragusa, ad esempio. Tutto parte da Vittoria, da quando Giuseppe Nicosia
mette nero su bianco l'ordinanza specifica. E quando lo ha fatto ne è stato convinto, oltrechè completamente sordo alle
solite lamentale delle opposizioni ma anche quelle dei rappresentanti di categoria che hanno ottenuto un po' di spazio
mediatico ma nessuna deroga all'ordinanza. E chi opera nel settore che ne pensa?
Marina di Ragusa è senza dubbio, la location cult d'ogni estate su questo litorale; la mattina non è forse il momento ideale
per sapere cosa ne pensano i fruitori dei locali di queste ordinanze.
Questa delle ordinanze vessatorie contro i locali notturni dei sindaci iblei, è storia d'ogni avvio estate. Ma poi, questi
divieti, sono assolutamente così tassativi nella realtà? E sono rispettati? E chi sgarra, paga davvero salato? A settembre,
l'ardua sentenza