Marocchino ubriaco prende a testate la vetrata della caserma dei carabinieri
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SARZANA. Raggiunto dopo rocambolesco inseguimento e poi condotto in caserma, dà in escandescenze e prende a testate una vetrata.
Questo il primo epilogo di un movimentato episodio avvenuto l'altra sera per le vie della città e che ha visto protagonisti tre marocchini e altrettante autopattuglie di carabinieri e polizia.
Tutto è iniziato attorno alle 20,45 nella stazione ferroviaria, a quell'ora praticamente deserta, dato che la biglietteria è chiusa.
Tre giovani nordafricani sono stati inquadrati dalle telecamere della videosorveglianza installata nello scalo e curata dal centro direzionale di Pisa. I tre apparivano molto ubriachi e uno di loro era in mezzo ai binari. Allora è stato avvisato il centro compartimentale Fs di Firenze, cui Sarzana è sottoposta, che a sua volta ha allertato i carabinieri.
Subito due pattuglie dell'Arma e una della polizia si sono dirette alla stazione, intercettando poco dopo il terzetto che, alla vista delle divise, si è dato alla fuga. Due marocchini sono stati subito presi, ma il terzo ha allungato la corsa e, dopo aver attraversato i giardini, si è diretto in via Emiliana, dove però è stato agguantato dai militari.
Condotto al comando compagnia, il giovane marocchino ha prima detto di non avere documenti e poi iniziato a dare testate a una vetrata. Per fortuna la lastra di vetro era antisfondamento e l'extracomunitario non si è fatto troppo male.
Comunque i militari lo hanno accompagnato al pronto soccorso dove, come per miracolo, sono spuntati fuori i documenti del marocchino. Per tutti è tre è allora scattato il fermo per identificazione.
Si tratta del 32enne M.F., poi denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Gli altri due, K.A. e K.B. rispettivamente di 34 e 31 anni, sono invece stati denunciati perchè, come poi risultato grazie alle impronte digitali, erano stati precedentemente fermati, fornendo ogni volta generalità diverse. Su questi ultimi due pendeva anche un decreto di espulsione perchè clandestini.