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Marocco: offensiva del partito PJD contro l'alcol

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Marocco: Offensiva del PJD contro l'alcol
Depositata proposta che prevede nuove forme di censura


RABAT - "Preservare l'identità marocchina e la sua religione": con queste motivazioni il gruppo parlamentare del PJD, principale partito del governo marocchino, ha depositato, alla Camera dei rappresentanti, una proposta di legge per vietare qualsiasi forma di pubblicità di tutte le bevande contenenti alcol. La proposta di legge prevede il divieto di qualsiasi forma di pubblicità "diretta o indiretta". Ciò comporterà, come tra l'altro ammesso dal deputato pjdista Mohamed Zouiten, nuove forme di censura: "constatiamo, a volte, delle pubblicità indirette attraverso, per esempio, delle serie televisive, che incitano alla consumo dell'alcol. In questo caso sarebbe preferibile assicurare un controllo per tagliare queste scene.


La televisione come la radio ha un ruolo chiave nella sensibilizzazione contro il consumo dell'alcol". Non solo, per prevenire l'alcolismo, spiega Le Soir Echos, il PJD mira anche le esposizioni ed i saloni, così come le degustazioni e le promozioni. Non sarà quindi più soltanto una questione di annunci, cartelloni o di pubblicità sui media.


"La nostra proposta di legge non può essere accusata di attentare alla libertà individuale o a quella di stampa. Il nostro scopo è solo quello di mettere in pratica la Costituzione - sostiene Zouiten -. Abbiamo deciso di depositare questa proposta di legge contenente otto articoli per accompagnare l'applicazione del programma di governo ed il parlamento nella missione di applicazione dei principi fondamentali della costituzione".


In caso di approvazione della legge, le conseguenze - per un settore che ha un giro di affari di 4,5 miliardi di dirham (oltre 400 milioni di euro) e che ha sostenuto, nel 2011, le entrate fiscali dello Stato con oltre 1,28 miliardi di dhiram (oltre 100 milioni di euro) - saranno immediate: "se la legge sarà adottata e pubblicata sul bollettino ufficiale, la soppressione delle pubblicità dovrà essere effettiva entro i 30 giorni successivi. In caso di recidiva, la legge prevede una pena dai tre mesi ai due anni di reclusione ed un'ammenda da 10 mila a 25 mila dirham - spiega il deputato-. I contratti siglati dalle società per questo genere di pubblicità saranno annullati da quando la legge sarà applicabile". Il tribunale potrà, inoltre, procedere alla chiusura, da 20 giorni a 3 mesi, di tutto lo stabilimento che abbia concesso lo spazio all'esposizione o alla pubblicità di bevande alcoliche.


Il PJD, che si professa "islamico moderato", e' convinto che questo primo passo, per far rispettare l'ordine morale e religioso, sarà seguito da altri, bandendo gradualmente tutto ciò che potrebbe attentare alla religione. A tal proposito, il consumo di alcol è nel mirino del PJD da molto tempo. Era già stato infatti proposto un aumento generale della tassa interna di consumo (TIC) sugli alcolici, passata da 800 a 900 dirham (oltre 80 euro) per ettolitro di birra, da 10500 a 15 mila dirham (oltre 1300 euro) per i superalcolici e da 450 a 500 (circa 45 euro) per il vino


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)