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Massa Carrara: alcol alle quindicenni, il sindaco apre un'inchiesta

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Alcol alle quindicenni, il sindaco apre un’inchiesta

Mossa del Comune di Massa dopo le sollecitazioni del Tirreno. Bisognerà spiegare perché il Merida era ancora aperto dopo 33 giorni dalla segnalazione della Finanza

Il sindaco di Massa, Alessandro Volpi vuole vederci chiaro sul Merida, il locale dove martedì, in una serata di sballo alcolico, quattro adolescenti hanno rischiato il coma etilico. Per questo ieri mattina il sindaco ha chiamato i dirigenti responsabili del procedimento - Lina Santangelo (affari generali) e Luisa Lippi (Sviluppo economico) - che ha portato all’ordinanza di chiusura del locale: ordinanza che, firmata il 26 luglio, è stata notificata al gestore del locale solo il 14 agosto. La segnalazione sulla mancanza delle licenze per la somministrazione fatta dalla Guardia di Finanza è addirittura dell’11 luglio. Chiesti chiarimenti pure al segretario generale Giancarlo Bedini. Anche il comando dei vigili urbani dovrà fornire spiegazioni al primo cittadino. Volpi ha dato 48 ore di tempo a tutti, a partire da oggi. Una volta lette le relazioni deciderà il da farsi. L’indagine interna del palazzo comunale è in corso, quindi.

Del resto era impossibile per la politica non mettere mano su una questione che è puramente amministrativa ma che tanto ha sconvolto l’opinione pubblica. Le opposizioni intanto sono pronte a loro volta a fare polemica: pretendono di sapere come mai non era stata notificata l’ordinanza di chiusura al titolare del Merida, il locale dove sono stati serviti da bere degli alcolici a quattro quindicenni. Stefano Benedetti, del centrodestra, ha annunciato che presenterà un esposto in procura. Per ora tace invece la maggioranza, nessuno ha voluto dire nulla sulla vicenda. Ma è probabile che questa mattina vengano chiesti i primi chiarimenti sia alla dirigente del settore Sviluppo economico Luisa Lippi sia al comando dei vigili urbani. Intanto l’indagine su quanto avvenuto nel locale massese prosegue. I carabinieri nei prossimi giorni chiameranno in caserma i buttafuori che erano in servizio alla festa, anche per chiedere a loro una versione dei fatti: sono accusati da alcuni testimoni di aver trascinato gli adolescenti che stavano male fuori dal locale, e di averli lasciati lì senza fare nulla per soccorrerli. Sulla presenza di stupefacenti quella sera al Merida - portata dagli avventori secondo un paio di testimoni - invece restano molti dubbi e al momento l’ipotesi appare improbabile.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)