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Massachusetts General Hospital: La tintarella come una droga, troppo sole crea dipendenza

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La tintarella come una droga Troppo sole crea dipendenza


La ricerca è stata condotta dalla Massachusetts General Hospital e dalla Harvard Medical School e dimostrerebbe che, quando si è esposti ai raggi ultravioletti del sole, il nostro corpo rilascerebbe endorfine. Queste sostanze, a cui ogni giorno si dà un attributo diverso («ormoni del piacere», «della felicità», «del benessere» e via discorrendo), hanno un effetto fisiologico rilassante, simile a quello prodotto dalla morfina. Così, noi poveri umani ne vogliamo di più, sempre di più, e non siamo capaci di smettere. Dipendenza, appunto. Ed è questo il motivo per cui in spiaggia l'esercito degli abbronzati oltranzisti spopola: ore e ore sotto il sole, ombrellone vade retro. Con una rivoluzione copernicana in materia: il piacere della tintarella non sta nello sfoggiare un colorito «estivo», ma nell'atto stesso, nel farsi baciare dal sole.


Gli studiosi sono arrivati a queste conclusioni esponendo ai raggi ultravioletti per sei settimane un gruppo di topi: sulle loro schiene, ogni giorno, è stata puntata una dose di raggi equivalente a quella di trenta minuti sotto il sole di mezzogiorno. Dopo una settimana di esposizione, è stato notato che i corpi dei topi rilasciavano endorfine di categoria beta. Generalmente, la produzione di endorfine da parte del nostro corpo avviene al termine di un rapporto sessuale o durante un esercizio fisico prolungato. La conseguenza di queste sostanze è una condizione di «beatitudine», che a volte può sfociare in uno stato di euforia, altre in uno di sonnolenza. In ogni caso, le sensazioni di ansia e di stress spariscono.


Come in ogni assuefazione che si rispetti, c'è pure il rovescio della medaglia: la crisi d'astinenza. Con la somministrazione del naxolone, un farmaco capace di bloccare l'azione delle sostanze oppiacee, nei topi si è sviluppata una sorta di contraccolpo, caratterizzato da tremori e brividi. La conseguenza da pagare a seguito del «distacco» improvviso e dell'impossibilità di mantenere un effetto analgesico.
Il dottor David Fisher, autore principale dello studio, ha spiegato che il meccanismo è dovuto alla produzione di vitamina D da parte della pelle quando è esposta al sole. Ma attenzione, perché il rischio della tintarella non è tanto nella dipendenza che può creare: «I raggi ultravioletti sono estremamente pericolosi per la nostra salute.


Probabilmente, sono l'agente cancerogeno più comune al mondo. È sorprendente che siamo geneticamente programmati a diventare dipendenti da qualcosa di così pericoloso». Del resto, non sarebbe neppure un caso isolato.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ilgiornale.it/news/interni/tintarella-droga-troppo-sole-crea-dipendenza-1030579.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)