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Matteucci: "Sballo? Non c'è nessuno al di sopra della legge"

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MARINA DI RAVENNA - "Anche a Marina di Ravenna non c'è nessuno al di sopra della legge. Il tema che dobbiamo affrontare dopo la serata del 25 aprile riguarda solo incidentalmente e indirettamente le politiche turistiche. Il cuore del problema è il rispetto delle regole e la cultura della legalità. La sera del 25 aprile a Marina c'era troppo di tutto. Troppa gente, troppi pullman, troppo sballo". E' quanto ha detto il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci.
"Ci sono state 37 chiamate al 118 per soccorrere degli ubriachi! Sembrava un gigantesco rave party!
E' una cosa che non si deve ripetere mai più. Nei due week end successivi tutto è andato bene. Ed è facile capire il perché. Richiamiamo ed imporremo a tutti il rispetto delle regole. Chi non rispetta le regole commette dei reati amministrativi e penali. I bagni che non rispettano le regole danneggiano gli altri bagni, le altre attività commerciali, i giovani che vogliono divertirsi senza eccessi, i residenti.
Danneggiano l'economia turistica e tutta la comunità".
"La Polizia municipale continuerà a svolgere controlli efficaci. I pullman non potranno più entrare in Viale delle Nazioni. Va osservata l'ordinanza che organizza in modo più razionale e sostenibile le feste. Va rispettata l'ordinanza antivetro. E' sufficiente rispettare regole elementari. Per fare un'attività bisogna avere il permesso. Le attività si devono svolgere in modo conforme all'autorizzazione. Il discorso sul rispetto delle regole per me finisce qui. Punto e a capo: non c'è niente da discutere" ha detto Matteucci.
"Rimane il problema dello sballo. Se uno stabilimento balneare, in una sola sera, produce quattro tonnellate di rifiuti, c'è qualcosa che non quadra. Se un bagno ha bisogno di venti buttafuori o di infermieri volontari, per me c'è di nuovo qualcosa che non quadra. Non mi piacciono le imprese che hanno come core-business la svendita di alcolici. Sono questi quelli che io chiamo i furbetti dello sballo. Sono pochi, ma fanno un danno micidiale. Per quanto è in mio potere, io cerco di limitare questo danno. E chiedo a tutta la comunità ravennate di darmi una mano" ha concluso il primo cittadino.