Maxirissa per una panchina
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Fiumicino: Sette stranieri, cinque romeni e una coppia di polacchi, finiscono in manette Solo due di loro avevano la carta d'imbarco. Sequestrate due armi da taglio
IL TEMPO 16.02.09
FIUMICINO Per l'unica panchina rimasta libera, sulla quale sdraiarsi e passare la notte, si sono presi a calci e a pugni davanti agli altri, pochi, passeggeri in attesa di un volo. Hanno preso a insultarsi ubriachi sfidandosi con coltelli a serramanico.
Sette stranieri, cinque romeni un polacco e un ceco tutti tra i 25 e i 46 anni sono stati arrestati l'altra notte dai carabinieri con l'accusa di rissa aggravata. Il gruppo, che alle 2,30 con le urla e le botte ha mobilitato l'intero dispositivo di sicurezza dell'aeroporto di Fiumicino, è stato bloccato e placato solo grazie all'intervento di ventuno militari in servizio sicurezza dopo una violenta e «inusuale» rissa - come l'ha definita lo stesso capitano Nino Pappalardo - scoppiata all'interno del Terminal C nella zona partenze.
Tutti senza fissa dimora avrebbero iniziato a litigare davanti a una decina di altri passeggeri, più tardi ascoltati dai carabinieri, proprio per aggiudicarsi un posto libero dove smaltire la sbornia e passare il resto della notte. Solo due dei sette, infatti, già identificati dai militari poche ore prima, erano in possesso della necessaria carta d'imbarco per partire alla volta della Romania.
Gli altri cinque, evidentemente senza un motivo apparente per restare in aeroporto, erano invece già stati invitati ad abbandonare il terminal, l'unico aperto tutta la notte. La lite tra i sette è stata violentissima ma si è evitato il peggio grazie all'intervento immediato dei carabinieri: medicati al pronto soccorso dell'aeroporto per le numerose ecchimosi e le ferite d'arma da taglio, se la caveranno con tre, massimo sette giorni di prognosi prima di scontare la pena. Sequestrati i due coltelli usati durante la rissa.