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Medical News Today: consumo di calorie, fattori di rischio e danni alcol correlati

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Natale salutista senza alcol

Trascorrere le vacanze di Natale in maniera sana e senza eccessi potrebbe essere una sfida da porsi. I vantaggi sarebbero certo numerosi per la linea ma soprattutto per la salute del nostro organismo.
Secondo la British Dietetic Association, il giorno di Natale, i britannici consumano mediamente 6.000 calorie, ovvero 3 volte il necessario

per le donne e 2 volte per gli uomini e accumulano mediamente 2 chili durante il periodo delle festività . Lo stesso vale anche per il

consumo di alcolici. Due settimane di drink alcolici infatti sono sufficienti a sovraccaricare il fegato peggiorando di conseguenza anche la

condizione fisica e mentale.  Chris Day, professore presso la New Castle University, nel Regno Unito, ha spiegato come siano sufficienti 8 unità alcoliche da 10 ml al giorno per gli uomini, pari a 2 birre medie, e 5 unità per le donne, pari a 1 birra media, consumate per due settimane consecutive (ad esempio proprio quelle delle feste natalizie) per sviluppare il cosiddetto "fegato grasso". "Una patologia - commenta il prof. Day sul sito di Drinkaware, l'ente britannico per i problemi alcol correlati - che comporta l'ingrassamento delle cellule del fegato che, a sua volta, si ingrossa. Quando questo succede - prosegue Day - si avverte un dolore all'addome, gonfiore, perdita dell'appetito e nausea".
Bere continuativamente per più giorni provoca l'infiammazione del fegato, aumentando il rischio di sviluppare l'epatite e la cirrosi. "Il problema è che, spesso, le persone non conoscono i danni causati dall'alcol e il fegato non dà segnali evidenti fino a che non è seriamente danneggiato. Una volta raggiunta quella soglia tornare alla normalità richiede molto tempo" conclude Day. Bere inoltre comporta alterazioni al battito cardiaco, aumenta il rischio di infarto, rovina la pelle, influisce negativamente sul peso corporeo, sul sonno, favorisce lo sviluppo del diabete, del cancro al fegato e alla bocca, la pancreatite cronica e i disturbi mentali.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)