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Fumo: l'Università della California bandisce anche le sigarette elettroniche

L'Università della California, che include i campus di Berkley, Davis, Irvine, Los Angeles, Merced, Riverside, San Diego, San Francisco, Santa Barbara e Santa Cruz, ha annunciato la propria intenzione di implementare il divieto di fumo, estendendolo a tutti i propri spazi, inclusi quelli all'aria aperta, e includendo del divieto anche le sigarette elettroniche.
Ai rettori di ogni campus è stato chiesto di creare una commissione che in 24 mesi dovrà realizzare i necessari cambiamenti nella politica di ciascun campus e assicurarsi che ogni proprietà dell'università, inclusi gli edifici in locazione, siano liberi dal fumo. L'obiettivo è rendere tutti gli spazi universitari liberi dal fumo e privi anche di qualsiasi punto vendita di tabacco e prodotti da fumo, compresi i parcheggi, i parchi, le aree ricreative e gli spazi residenziali.
Il divieto, hanno specificato dall'ateneo, sarà applicato anche alle sigarette elettroniche, che utilizzano capsule di nicotina e additivi che simulano le sigarette vere con l'uso di un vaporizzatore. Poiché il vapore non è fumo e non c'è combustione, è legalmente possibile utilizzare questi prodotti nei luoghi in cui il fumo è proibito, inclusi quelli in cui il divieto è particolarmente rigido come aeroporti e aerei.
La scelta dell'Università della California di bandire anche le sigarette elettroniche dai propri campus nasce dall'intenzione di evitare che gli studenti più "furbi" trovino il modo di aggirare il divieto, lanciando anche una nuova moda. Una decisione non deve meraviglia se si considera che la California ha leggi anti-fumo tra le più rigide al mondo in conseguenza delle quali solo il 12% dei californiani fuma. Inoltre, considerato che sempre in California l'età di inizio dell'uso di tabacco è più elevata rispetto alla media statunitense, i vertici dell'università hanno constatato che basterà solo un altro piccolo incoraggiamento ai propri studenti per assicurarsi che non si avvicinino mai al fumo per il resto della loro vita.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)