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Medical News Today: studio USA evidenzia l'importanza delle aree smoke-free

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Studio USA evidenzia l’importanza delle aree smoke-free.

Le ultime rilevazioni epidemiologici sul problema tabagismo nei paesi industrializzati, evidenziano quanto sia importante lavorare in ambianti dove il fumo sia vietato. Un divieto necessario per tutelare la salute della popolazione dalle insidie del fumo, sia attivo che passivo. Negli Stati Uniti, grazie alle politiche sanitarie di riferimento si è sensibilmente abbassato il numero dei decessi (anche prematuri) tabacco correlati. A tal proposito, i ricercatori della Mayo Clinic di Rochester hanno pubblicato la scorsa settimana sull’autorevole rivista “Archives of Internal Medicine”, uno studio sui soggetti che hanno accusato un attacco di cuore, nello stato del Minnesota. E’ interessante notare come, a fronte di una rigida legislazione in materia già in vigore da più di un quinquennio, la percentuale di infarti del miocardio sia calata in questa zona del 42%. Sull’edizione di settembre scorso del Journal of Public Health, un team dell’University of California di San Francisco (UCSF) ha pubblicato un’interessante indagine sul fumo passivo, che cagionerebbe la morte di quasi 50.000 “non fumatori” (fra cui 1000 bambini) negli USA, ogni anno. E’ stato stimato che l’esposizione “all’altrui sigaretta” faccia perdere ogni dodici mese 600.000 anni di “vita potenziale”, con un danno economico totale che si aggira attorno ai 6,6 miliardi dollari. Alla luce di quanto espresso, il comparto scientifico ritiene indispensabile tenere alta la guarda sul problema, informando e sensibilizzando sempre più le persone sui danni che il tabacco provoca ad organi e sistemi. Infine suggerisce ai policy makers i non tralasciare il miglioramento delle strategie di contrasto, poiché propedeutiche ad una sempre maggiore restrizione del vizio.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)